
Sabato scorso l’incontro delle comunità M.A.S.C.I. con il vescovo Mario nel monastero Santa Croce di Bocca di Magra
Le comunità del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (M.A.S.C.I.) di Massa e Pontremoli si sono presentate in forma ufficiale al vescovo Mario, sabato 18 febbraio, nel monastero Santa Croce di Bocca di Magra. All’incontro è stata invitata, data la vicinanza, anche la comunità della Spezia, con la quale già in precedenza erano state organizzate attività comuni.
Tema dell’incontro una riflessione a più voci attorno alla Costituzione pastorale Gaudium et Spes del Concilio Vaticano II, secondo la sollecitazione di papa Francesco a rileggere i documenti del recente Concilio, a distanza di 60 anni dalla sua indizione, e in modo particolare le Costituzioni. In vista dell’appuntamento, le tre comunità interessate hanno svolto al loro interno un lavoro di lettura e riflessione, i cui risultati, sottoforma di considerazioni e domande, sono stati proposti come traccia da usare liberamente nel momento della discussione comune. Il giorno fissato per l’incontro, fra’ Mario ha raggiunto per l’ora di pranzo i tre gruppi, già riuniti a Bocca di Magra dal mattino per attività comuni.
Ne è seguito un pomeriggio intenso e interessante di reciproca conoscenza, di ascolto e di condivisione, concluso con la celebrazione eucaristica e il classico cerchio scout. Il clima sereno, pacato e aperto ha consentito di toccare diversi aspetti critici presenti nel documento conciliare, di accogliere le indicazioni, le sottolineature del vescovo e le sue linee di lettura, che vedono presenti in Gaudium et Spes indicazioni metodologiche e pastorali ancora di attualità.
A più riprese è emersa la domanda su come sia potuto accadere che, nonostante la capacità dei padri conciliari di redigere un documento profetico e in grado di leggere le evoluzioni sociali già in corso in quel periodo storico, negli anni successivi al Concilio il rapporto tra Chiesa e mondo contemporaneo, a cui il documento era rivolto, sia stato segnato da una evidente frattura e da altrettanto evidenti difficoltà di comunicazione e comprensione.
Mons. Vaccari ha proposto di continuare a riflettere sul tema e ha proposto suggerimenti anche alla luce del magistero successivo che, già a partire da papa Paolo VI e fino a papa Francesco, ha costantemente ripreso Gaudium et Spes all’interno dei documenti pontifici, in particolare quelli di natura sociale. La chiusura della giornata è stata dunque interlocutoria, nel senso che i temi messi in campo, di sicura attualità spirituale e pastorale, necessitano di essere ulteriormente ripresi in futuri incontri per i quali fra Mario si è reso disponibile.
Le comunità, impegnate ad operare nel tessuto diocesano, secondo le caratteristiche proprie del metodo e stile scout, che conserva intatta la sua validità anche per gli adulti che necessitano di formazione costante e continua vissuta nella comunità, nella gioia, nel gioco, nel servizio, sulla strada, sono grate al vescovo Mario per la sua disponibilità e a lui rivolgono un sentito grazie e l’augurio di “Buona strada!”.
I magister delle Comunità