
Un pari importantissimo rimediato contro lo Zenith Prato con solo nove uomini in campo. Una dimostrazione di coraggio che potrebbe essere il presupposto per lanciare la corsa salvezza. A riposo il Serricciolo, la Seconda propone solo una lunga serie di pareggi buoni solo per Fivizzanese e Mulazzo che restano in corsa play off. Per la Filattierese una buona prova contro la capolista. In Terza l’andazzo non cambia con la Gragnolese che si mangia l’immangiabile e la Villafranchese che sfiora la vittoria. Niente da fare per Vallizeri e Fosdinovo.

Per quanto possiate intuire chiaramente quale possa essere il gesto scaramantico, è evidente che il primo pensiero che ci è venuto in mente, dopo avere saputo come sono andate le cose per la Pontremolese, è stato che forse qualcosa è cambiato, ovviamente in meglio. Il pareggio conquistato in quel di Prato, contro un cliente decisamente scomodo come lo Zenith in quanto del tutto impegnato nella corsa play off, ci porta a credere che non sia stato solo per merito della bravura di Santini e neppure soltanto di un colpo di fortuna, ma di qualcosa di più concreto che ha messo in grado la nostra squadra di azzardare ad andare anche contro l’apparente malasorte che, comunque, ha provato in tutti i modi da darci ancora contro. Alla fine dei conti, pur prendendo atto che il nostro portiere è stato senza dubbio alcuno il migliore in campo, che in qualche modo il rigore, forse eccepibile, non è andato come i padroni di casa avrebbero voluto, che a venti minuti dalla fine, escluso il recupero, siamo rimasti addirittura in nove, se siamo riusciti a portare a casa un punticino preziosissimo, vista la situazione, qualcosa nella squadra probabilmente è successo, almeno in termini di morale e di convinzione. Qualcuno dirà che il nuovo cambio di aria, con la venuta del già noto Macchioni, come mister salva tutto, probabilmente a qualcosa è servito ma, sebbene in parte la pensiamo così anche noi, nulla ci toglie dalla testa che è stato soprattutto il gruppo a farsi l’esame di coscienza e che forse è riuscito a prendere atto che proprio da questa partita poteva iniziare una situazione nuova, quella che dovrebbe portare alla salvezza certificata che siamo in grado ancora di conquistare senza troppi patemi perché i presupposti ci sono tutti, la qualità anche. Mancava proprio solo quello che si è visto domenica Prato, un po’ di fortuna e tanta voglia di ottenere qualcosa dopo tanti sforzi. Tutto ciò significa, alla lunga che, come abbiamo insistentemente ripetuto, il nostro campionato incomincia ad ogni giornata che ancora avanza e il nuovo inizio si chiamerà Polisportiva Camaiore, quella stessa squadra che domenica scorsa ha regalato tre punti alla Massese e non si vede perché non possa regalarli anche a noi, ovviamente dopo esserceli guadagnati debitamente e senza chiedere l’elemosina a nessuno. Insomma, visto che la situazione in pratica non è mutata e che le dirette concorrenti alla salvezza o alla retrocessione in pratica sono sempre lì, è chiaro che sta a noi, soltanto a noi fare tutto il nostro dovere e cominciare a cambiare le carte in tavola, ovvero fare vedere quello che valiamo veramente che, tradotto in soldini, vuol dire cominciare finalmente a vincere perché quella resta l’unica strada per conquistare realisticamente la salvezza. Allora, lancia in resta e appuntamento al Comunale nella prospettiva di sentire finalmente la nostra tifoseria alzare al cielo urla di gioia e non le solite querimonie che potevano andare bene in tempo di pandemia, ma non ora che ne stiamo uscendo, anche se è arrivata la guerra a rovinarci lo stomaco.

Quanto alla Prima, mentre il Serricciolo riposava, le avversarie dirette per la lotta alla sopravvivenza hanno pensato bene di non perdere tempo e tutte quante hanno messo almeno un punticino nel carniere, riducendo così le distanze, al punto da rendere sempre più precaria la situazione, Ma non è certo, anche per gli aullesi, questa la strada per guardare al futuro, perché se si fanno i conti in tasca agli altri si va poco lontano e conviene sempre farli in casa propria. Quanto alla Seconda il panorama in apparenza sembra piuttosto monotono e senza un qualche specifico significato, perché di fatto con le nostre formazioni abbiamo raccolto quattro pareggi e una sconfitta, ovviamente scontata. Difatti, la Filattierese ben poco ha potuto contro l’imbattuta capolista, anche se, una volta di più, ci ha provato, senza però riuscire ad altro se non salvare almeno l’onore. Per le altre, al di là delle apparenze che, come si diceva, sembrano insignificanti, dobbiamo prendere atto che la Fivizzanese si è mangiata l’occasione per allungare ancora sul Ricortola buttando a mare un’opportunità che è decisamente riduttivo definire ghiotta. Infatti i medicei si sono permessi di sbagliare in pieno recupero un rigore che, realizzato, avrebbe proposto una situazione di classifica del tutto differente. Anche il Mulazzo non ha saputo approfittare del confronto con il Podenzana, ultimo della classe, anzi ha dovuto inseguire anche se per poco, rimpiangendo però alla fine l’occasione perduta di entrare con pieno diritto nella zona calda della classifica. Poco da dire, invece, del Monzone che ha dovuto inseguire un Fortis Camaiore che avrebbe voluto fare bottino pieno, ma che ha trovato nei fivizzanesi una squadra determinata che, alla fine, forse, avrebbe meritato qualcosa di più. Senza storia di contro l’esito del confronto fra le altre ultime della classifica, Monti e Cerreto che, dopo un discreta battaglia, comunque insignificante se non vinta, si sono accontentate di dividersi la posta in palio, per prendere atto che forse. sia per l’una che per l’altra questa era l’ultima occasione per cercare di tentare la risalita. Insomma un torneo che sembra proprio non lasciarci scampo anche se il ritorno del Mulazzo in zona play off sembrerebbe poter ridurre le prospettive di un disastro già da tempo annunciato e che ora si dovrà cercare di ridurre al minimo ad evitare che il nostro calcio davvero tocchi il fondo, come non era mai successo in passato. Prospettiva questa, al momento resa sempre più probabile da quanto sta accadendo anche in Terza dove, bene che vada, riusciamo ad ottenere dei pareggi che poco contano davvero per guardare lontano con un po’ di ottimismo. Se da un lato, infatti, la Gragnolese non è stata capace di superare il modesto San Vitale nonostante le tante occasioni create e sprecate del tutto ingenuamente, anche la Villafranchese ha dimostrato di non essere in grado di fare il salto di qualità perché contro il Marina di Massa, prima ha dovuto rimontare lo svantaggio di ben due reti. Quando poi sembrava in grado di compiere l’impresa di giornata con un finale rocambolesco, proprio al limite del fischio di chiusura si è vista raggiungere per ottenere un pari che sembra non servire a nulla. Quasi senza storia invece la vicenda per Vallizeri e Fosdinovo che, escono da due trasferte non impossibili, con un niente di fatto.
Luciano Bertocchi
