
Vuole uccidere moglie e suocera e assolda un sicario. Ma questo va dai Carabinieri
La Lunigiana è balzata agli “onori” della cronaca nazionale per una vicenda che sembra la trama di un film thriller ma che, in realtà, è successa davvero. Protagonista un imprenditore di 46 anni che è stato arrestato dopo che aveva tentato di assoldare un sicario per uccidere la moglie 40enne, dalla quale si era separato, e la suocera 60enne che vivono in Lunigiana. L’uomo, originario di Borgotaro ma residente da anni a Sarzana, aveva contattato un suo ex dipendente proponendogli di uccidere le due donne in cambio di 30 mila euro. L’ex dipendente che aveva avuto dei precedenti con la giustizia, ma non era certo un assassino e dopo qualche momento di titubanza, aveva deciso di raccontare tutto ai Carabinieri della Compagnia di Sarzana. E così quando il mandante ha incontrato il potenziale sicario per dargli un acconto di diecimila euro, ha trovato gli uomini in divisa che lo hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Nel frattempo i Carabinieri si sono sincerati che le due donne stessero bene e fossero al sicuro. Il piano architettato dall’uomo prevedeva la simulazione di un incidente stradale. Il sicario avrebbe speronato l’auto delle due donne in un punto prestabilito (dove non c’è guard-rail) per farle uscire fuori strada. Il movente del tentato omicidio pare vada cercato in motivi di natura economica. In particolare l’oggetto del contendere sarebbero stati degli immobili. All’uomo sono stati infatti sequestrati dei documenti che avrebbe voluto far firmare alla ex moglie, collegati alla casa in centro a Sarzana dove lui abita e a un altro immobile ad Arcola.