
Un impegno che nasce dall’amore per la propria terra
La tutela di un territorio passa, in prima istanza, attraverso i consolidamenti geologici, i piani paesaggistici e gli adeguamenti edilizi, ma non può certo trascurare aspetti altrettanto caratterizzanti le individualità territoriali, come quelli del folklore, della religiosità, della cultura e, non ultimo, quello delle specificità di alcune attività, frutto dell’intelligenza e della laboriosità delle persone. La relazione fra tutti questi aspetti va a formare quell’unità complessa che è l’identità del luogo, con cui gli abitanti stabiliscono un legame inscindibile, come ben dimostrano anche le parole e i comportamenti dei residenti nelle zone di recente devastate dal terremoto. Non si possono spiegare in altro modo le poesie in dialetto di Guido Franchetti, che traggono ispirazione e vita dal paese di Isolano, di cui colgono ed esprimono l’anima. Di quel paesaggio contengono le peculiarità, i personaggi, la quotidianità, passata, ma anche presente. Così Guido, poeta e scrittore, diventa impareggiabile “testimone del tempo”, conservando con creatività i resti di una civiltà paesana che sta scomparendo. Anche altri fivizzanesi – nativi o di adozione, giovani e, spesso, laureati – sono impegnati in questo compito, che mira al recupero e alla valorizzazione del territorio, ma a fini produttivi, con la creazione di vere e proprie aziende, agricole e di altro tipo, e avendo come costante riferimento la tradizione. Viene in mente, a questo proposito, Simone Tonelli, laurea in Biotecnologie per la salute, presidente dell’U.S. Agnino, ma soprattutto produttore di mele rotelle, di olio biologico e di patate. Coltiva le varietà Kennebeck e Desirée rosse sulla sommità delle colline di Agnino, senza annaffiarle e senza trattamenti; quelle stesse colline che grazie al loro terreno calcareo asciutto, alla perfetta esposizione al sole, alla spremitura a freddo delle olive, alla padronanza dell’arte della potatura degli ulivi, danno un olio di alta qualità, finanche terapeutico. E, a proposito di olio, non si può non parlare di quello dal delicato gusto dolce, che esce dall’antico – data di nascita 1797 – frantoio di “macine in pietra arenaria”, di proprietà di Adriano Riani a Casette di Alebbio, sul confine tra Casola e Fivizzano. Quest’anno, poi, alla qualità si è aggiunta la quantità, alta rispetto ad altre zone lunigianesi. Concorrono al tutto le olive di specie autoctona, di maturazione tardiva, gli ulivi posti a quote elevate, oltre al caratteristico frantoio, unico in provincia; ma uno uguale, da poco inattivo, si trova anche al “Mulino” di Monzone.
All’estremità opposta del Comune, ancora in un paese di confine, Sassalbo, si ha la possibilità di gustare il lardo di Modesto Bertocchi, nipote di quel Giovanni che, emigrato in Australia all’inizio del secondo dopoguerra, ha creato a Melbourne la “Bertocchi&Sons”, che produce salami ed ha 600 dipendenti. Bertocchi fa stagionare il lardo del maiale di cinta senese nei tronchi di castagno, come da tradizione. La stagionatura è più lunga di quella in conche di marmo e la salamoia un segreto. Sassalbo e Australia richiamano alla mente anche il film di Luigi Faccini “Sassalbo provincia di Sidney”, che documenta l’intraprendenza e l’intelligenza della popolazione di questo paese. È lo spirito di iniziativa che caratterizza anche la Valle del Bardine, che lega il nome, grazie alle aziende di Francesca Chinca e dei Fratelli Farnese, alla produzione di mele, specialmente della Rotella, nota per le sue qualità organolettiche. Nella stessa valle, a Ceserano, il giovane Michele Spilamberti, studi all’Alberghiero, ha riacceso il forno a legna, tutta selezionata, per cuocere il pane col metodo di una volta. Ora il pane di Ceserano si aggiunge alle eccellenze già note di quello di Vinca, di Agnino, di Po , di Signano. Numerose altre sono le attività che le aziende agricole stanno portando avanti, ma un cenno particolare merita La Bucolica di Fazzano, che ha vinto il concorso per la miglior farina di castagne tenutosi recentemente al Ristorante Giannarelli del Passo del Cerreto. Ci sarà, comunque , l’occasione per un altro viaggio a volo fra la varietà di aziende e ditte del Comune, che si segnalano per la ricerca della qualità e della specializzazione nei vari settori: del vino, ad esempio, come quella di Sirio Pelli di Santa Chiara, e di Giorgio Tazzara a Monte dei Bianchi per il miele, ma anche dell’edilizia. In tutto questo riscontriamo un positivo segno di vitalità e di voglia di intraprendere, che lascia ben sperare per il futuro. Andreino Fabiani