Ancora incerti i tempi per la connessione con banda ultra larga

A giugno dovrebbero concludersi i lavori per completare la rete in fibra ottica a Pontremoli: un progetto da 2,3 milioni di euro

fibra[1]

Da tempo, ormai, i pontremolesi sentono parlare dell’arrivo della banda ultra larga per le connessioni internet grazie alla fibra ottica che Telecom ha iniziato a “stendere” in alcune strade del centro urbano, dei sobborghi ma anche in alcune frazioni del territorio comunale. Tuttavia, a parte alcune eccezioni, la connessione ultra veloce a Pontremoli non è ancora realtà; le eccezioni riguardano alcuni paesi ancora privi di adsl, dove Telecom ha preferito stendere direttamente la fibra garantendo una velocità di connessione ancora impensabile nella quasi totalità del centro urbano. È il caso, ad esempio, di alcuni paesi della Valle del Verde (Cervara, Guinadi etc.) o del Magra (Gravagna, Molinello etc.). Un’attesa che cresce in modo proporzionale con l’insoddisfazione per una adsl che molti lamentano poco performante ma anche per la martellante pubblicità alla quale radio, tv e giornali ci sottopongono ogni giorno. Un’attesa giustificata anche dal fatto che il programma regionale prevede che in Toscana entro il 2020 nel 100% del territorio sia presente la banda a 30 Mbps ma con l’85% del territorio stesso addirittura a 100Mbps! Visto che il 2020 non è poi così lontano è giustificato porsi la domanda quando la banda ultralarga su fibra ottica sarà disponibile a Pontremoli. La risposta è semplice: non si sa! Nel senso che nessuno si sente di azzardare una previsione. Ma proprio nell’ambito del progetto nazionale e regionale di banda ultra larga a Pontremoli proseguono i lavori di posa di un’altra rete: quella di Open Fiber, la società costituita nel 2015 alla pari tra Enel e Cassa Depositi e Prestiti. Dall’estate scorsa sono stati avviati i cantieri secondo un progetto della Regione Toscana che nel territorio comunale pontremolese conta di poter cablare in fibra 6.000 immobili, 126 aziende con una rete di 84 chilometri (in gran parte riutilizzando infrastrutture già esistenti come cavidotti etc…). Un progetto ambizioso che, come sottolinea l’ingegnere del Comune, Roberto Bertolini, ha richiesto un investimento davvero molto importante che ammonta ad oltre 2,3 milioni di euro per il solo territorio comunale di Pontremoli. I lavori di posa della fibra dovrebbero terminare entro il giugno prossimo e, una volta realizzata la rete, questa verrà messa a disposizione degli operatori commerciali – nazionali o locali – che potranno finalmente proporre agli utenti le proprie offerte di connessione ultra larga. Altro capitolo che interessa da vicino i cittadini è quello del ripristino delle strade interessate dai cantieri, cioè in pratica quasi tutte quelle del capoluogo; le tecniche di lavoro messe in atto dalle ditte incaricate da Open Fiber sono state in effetti poco invasive (minitrincee o microtunnelling sotterraneo) tuttavia è indubbio che i lavori hanno arrecato danni al manto stradale. A questo sarà ripristinato (per una fascia larga un metro sullo scavo ora tamponato con cemento) solo al termine dei lavori: quindi difficilmente prima dell’estate. (Paolo Bissoli)

La fibra in casa: ecco come funziona la rete di Open Fiber

Si fa presto a dire fibra ottica! Più difficile capire come poi si possa utilizzare dalla propria casa quel cavo colorato che passa sotto la strada proprio davanti alla propria abitazione. Le possibilità sono di fatto due. La prima prevede che la fibra ottica arrivi alla centralina (il così detto “armadio”) più vicina alla quale la casa è già connessa con l’attuale “doppino”; è questa la tecnica meno “performante” in quanto il passaggio dalla fibra al cavo in rame crea una strozzatura con grave perdita di ampiezza di banda e dunque di velocità di connessione. L’altra modalità è di avere la fibra ottica direttamente nella propria abitazione ed è questa quella che Open Fiber si è impegnata a realizzare, anche se il collegamento verrà in effetti compiuto solo al momento della stipula del contratto fra l’utente e l’operatore commerciale. A quel punto dal pozzetto stradale più vicino a casa un tratto di fibra ottica dedicato all’utente partirà secondo le modalità che verranno scelte di volta in volta (in scavo, lungo le linee Enel esistenti, etc…). Solo nei casi più complessi o per le case più isolate Open Fiber ha previsto l’utilizzo di trasmettitori che dovranno garantire comunque connessioni wifi a banda ultra larga.