Fivizzano: nuova distribuzione dei bacini d’utenza scolastica

Una delibera per la riorganizzazione dei servizi di trasporto

Immagine di repertorio di uno scuolabus
Immagine di repertorio di uno scuolabus

Con una delibera di Giunta del 13 febbraio, l’Amministrazione di Fivizzano ha ridefinito i bacini d’utenza in riferimento ai vari plessi scolastici e ai diversi ordini di scuola del comune, tutti appartenenti all’I. C. “A. Moratti”, diretto dalla prof.ssa Paola Bruna Speranza. È stato il servizio di trasporto degli alunni a rendere necessaria la “rivisitazione” e qualche modifica ai vecchi bacini, anche perché è cambiata la sede di alcune scuole o perché è stato fatto ritorno nelle vecchie strutture messe in sicurezza. Un servizio complesso, difficile da organizzare per la vastità e la conformazione geo-orografica del territorio, per la distanza fra i plessi e fra gli stessi e i paesi di residenza degli alunni, per le numerose case sparse, per le condizioni della viabilità: situazioni da conciliare con il calendario e l’orario scolastici e con la necessità di creare una rete di fermate razionale e funzionale rispetto agli orari di inizio e fine delle lezioni. Per tutte queste motivazioni la Giunta ha stabilito che, per chi ricade con le iscrizioni negli ambiti territoriali previsti, il servizio di trasporto sarà attuato e garantito dal Comune, dietro pagamento di un ticket. Non sarà effettuato, né in forma diretta né indiretta, per chi si iscrive al di fuori del bacini d’utenza, fermo restando il diritto delle famiglie alla libera scelta della scuola, provvedendo in proprio alle esigenze del trasporto. Queste nuove disposizioni andranno in vigore per chi si iscrive al primo anno dei tre ordini di scuola – Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado – a partire dall’anno scolastico 2019-2020. La delibera elenca a quali scuole dovranno fare riferimento i singoli paesi: in sintesi si può dire che la Scuola dell’Infanzia di Fivizzano accoglierà i bambini provenienti da Posara e Magliano fino a Sassalbo; quella di Soliera i bambini della bassa Valle del Rosaro e dell’Aulella; a Monzone andranno i bambini della Valle del Lucido, ma anche di Gassano e delle Casette Alebbio; a San Terenzo tutta la Valle del Bardine e Tendola (Fosdinovo). I bacini per la Primaria rimangono gli stessi: solo i bambini della Scuola dell’Infanzia di Soliera e di San Terenzo faranno tutti riferimento – eccetto Tendola – al plesso di Ceserano, che, poi, diventerà Secondaria di I grado di Soliera, con sede, dopo il terremoto, a Fivizzano. Le Secondarie di Monzone e Fivizzano saranno la continuazione delle Primarie degli stessi luoghi. La novità più evidente è rappresentata da Gassano, indirizzato verso Monzone, e dal ‘no’ definitivo al trasporto da Fivizzano a Ceserano, un aspetto del problema che negli scorsi mesi è stato al centro di alcune polemiche. L’adozione dei bacini d’utenza è un provvedimento utile e necessario per dare ordine, in un comune difficile come Fivizzano, al servizio di trasporto, ma non solo. Non si può, infatti, nascondere che anche nel passato si è fatto di tutto per garantire la sopravvivenza di qualche plesso scolastico in difficoltà, specialmente nei piccoli paesi. Val la pena ricordare che una trentina di anni orsono i plessi di Scuola Elementare erano 26, con due Direzioni didattiche, una a Fivizzano, l’altra a Monzone; 4 erano le presidenze di Scuola Media, che a Fivizzano poteva contare su 3 sezioni, due a Monzone…. Oggi c’è l’I. C. e si parla di pluriclassi – alle Medie di Monzone, ad esempio – nonostante i numerosi accentramenti, a suo tempo concordati. È probabile, quindi, che i nuovi bacini di utenza mirino anche ad un riequilibrio degli alunni in funzione della salvaguardia di qualche classe e, di conseguenza, di qualche posto di lavoro. Non è un “peccato”, a nostro giudizio, per una zona svantaggiata per mille altre cose, darsi da fare, rimanendo, ovviamente, nella legalità e nel rispetto del consenso delle famiglie. E, poi, in futuro le situazioni potrebbero migliorare. I problemi, però, potrebbero venire dalle famiglie, come è già successo, spesso preda di valutazioni campanilistiche, di qualche ripicca, di voglia di distinguersi, della concorrenza dei comuni vicini… di quant’altro non tiene conto dell’importanza di un servizio, come quello scolastico, nel proprio territorio. Purtroppo è successo anche in altri settori e qualche avvisaglia lascia intravedere che le “fughe” sono dietro l’angolo anche in questo momento. Andreino Fabiani