Qualità e alleanze per dare forza al MAB Unesco

A Parma l’assemblea consultiva dell’organismo che coinvolge il Parco dell’Appennino

Foto di gruppo dei partecipanti all'incontro di Parma
Foto di gruppo dei partecipanti all’incontro di Parma

Nei giorni scorsi, si è svolta a Parma l’assemblea consultiva “MAB Unesco” dell’Appennino tosco-emiliano , presenti cittadini e amministratori, fra cui i sindaci Carletto Marconi di Bagnone e Lucia Baracchini di Pontremoli e i rappresentanti dei comuni di Comano e Filattiera. Il riconoscimento Unesco ha favorito l’inserimento del territorio nel programma “Aree interne”, proponendo progetti finanziati da fondi europei relativi al turismo nelle sue varie sfaccettature, compresi i percorsi storico-religiosi. Questi ultimi, grazie alla Via Francigena e alla Via del Volto Santo, hanno registrato nell’estate 2017 un record di pellegrini. L’essere Parco – è stato detto negli interventi – non vuol dire soltanto essere un territorio compreso in un certo perimetro: significa interpretare, nel modo giusto, lavori, professionalità e attività umane che spaziano dall’agricoltura all’edilizia, all’educazione e al consumo. Il Parco dell’Appennino tosco-emiliano non è una semplice riserva naturale, bensì un laboratorio di sviluppo sostenibile ove il rapporto tra uomo e ambiente va pensato e indirizzato nella ricerca di armonie superiori con l’avvio e il sostegno di moderni circuiti di economia specifica, fondata sul valore dell’ambiente e del paesaggio. La mostra Unesco, visitata e apprezzata da un elevato numero di visitatori, nell’arco di un biennio è stata condivisa, con senso di riconoscimento e orgoglio, da ben 31 Consigli comunali ed è stata ospitata da scuole, istituzioni e aziende agricole. In primo piano erano posti l’alimentazione e i “menù a km 0”. Studenti di ogni ordine e grado, supportati dai docenti, hanno avviato iter altamente formativi sul binomio “Uomo e Biosfera”. Altri progetti mirati hanno “esportato” la riserva tosco-emiliana in Europa, Sud America e Oriente, dando vita al “Forum internazionale” dei giovani, a cui hanno partecipato una quindicina di studenti emiliani e toscani.

Una suggestivo luogo del Parco Appennino Tosco Emiliano
Una suggestivo luogo del Parco Appennino Tosco Emiliano

Collocato sul confine climatico euro-mediterraneo, il Parco nazionale tosco-emiliano lega come un tessuto connettivo aree rurali di notevole diversità e ricchezza di ecosistemi, unitamente alla storia e alla larga produzione enogastronomica, famosa per genuinità e bontà. Il presidente del Parco Fausto Giovanelli e Carletto Marconi, hanno concluso l’incontro sottolineando l’importanza di far conoscere il capitale umano dell’Appennino, restituendo alla montagna ruoli rinnovati, seppur legati alle storiche vocazioni. “MaB si è rivelata essere un patto di collaborazione, appena iniziato, ma fecondo e apprezzato. La partecipazione appare essere la forma e la sostanza della governance possibile – ha dichiarato il presidente Giovanelli, coordinatore della Riserva – si sono attratte nuove risorse in collaborazione con regioni, comuni, Gal, scuole e operatori privati. Altre ne arriveranno. Ma MAB in quanto tale non è un nuovo ente né un centro di spesa L’essenza della mission è individuata nell’accrescere conoscenza, passione e capacità del capitale umano dell’Appennino, per l’Appennino e nell’Appennino. È una missione assolutamente importante e decisiva del futuro. Su questo il riferimento a Unesco porta un valore aggiunto di visione ampia e di pensiero positivo, necessario come e più del pane. Senza una carica di positività e fiducia – ha concluso il presidente – è impossibile affrontare l’innovazione e la globalizzazione che investe e investirà sempre più pienamente anche l’Appennino”. L’assemblea dovrà avere momenti di confronto anche in Lunigiana, per ridisegnare insieme nuove funzioni economico-sociali fornendo stimoli per la realizzazione di circuiti produttivi al passo coi tempi. i.f.