Il fantasma dell’ invasione e gli imprenditori della paura

06macerataDue nomi stanno dominando da giorni la scena della politica italiana e non solo: Pamela Mastropietro, il cui cadavere è stato ritrovato in due valigie nella campagna maceratese, e Luca Traini, il ventottenne che in un raid razzista ha ferito a colpi di arma da fuoco sei immigrati di colore.
La campagna elettorale finora si era concentrata sulla ricerca di fantomatiche ricette per sollevare le sorti economiche del Paese. Sembrava che nessuno volesse iniziare il dibattito sul tema dell’immigrazione. L’occasione viene offerta dal macabro oltraggio al cadavere di Pamela, di cui è accusato uno spacciatore nigeriano, anche se le dinamiche della morte della ragazza non sono ancora chiare.
Come è logico, da ogni parte, si levano il disgusto e l’orrore per ciò che è accaduto e la propaganda a quel punto rompe gli argini. Il Traini pensa bene di andare “a caccia del nero” e spara, riuscendo a ferire sei persone colpevoli soltanto di avere un colore della pelle diverso.
Si scopre, così, che il seme del razzismo sta lentamente erodendo le coscienze. Le cose più sgradevoli si trovano sui social network, il più grave è il post raffigurante la testa della Boldrini, che giace, mozzata e insanguinata, su un tavolo.
A nulla serve il richiamo del presidente Mattarella sulla necessità di “sentirsi una comunità in cui si vive insieme agli altri: il contrario dell’egoismo che porta alla diffidenza, all’intolleranza e, qualche volta, alla violenza”. Salvini, pur condannando il gesto del Traini, sostiene che esso è provocato da una immigrazione “fuori controllo” organizzata dal governo. Aggiungendo che “i tifosi dell’immigrazione di massa sono delinquenti e istigano alla violenza” e hanno le mani macchiate di sangue.
Mentre Grasso afferma che “non bisogna usare il termine ‘follia’ perché sembra giustificare quel comportamento” per il quale occorre semmai usare i termini “terrorismo” e “razzismo” e la Boldrini aveva parlato di “fascismo e terrorismo” e indicando tra i “maestri dell’odio” Matteo Salvini che in questi anni “ha creato paura e caos”.
Da parte sua Berlusconi sostiene che gli immigrati sono “una bomba sociale pronta a esplodere”. E (dimenticando di esserci già stato e a lungo e la legge Bossi-Fini) che, se andrà al governo, ne espellerà subito 600mila. C’è incertezza sulla dimensione dei numeri, ma anche sugli Stati di destinazione.
Il Pd mantiene toni un po’ più sommessi e non accetta di essere il capro espiatorio del problema immigrazione.
Ancora una volta si paventa il fantasma dell’ invasione anche se il contenimento del fenomeno è un fatto reale. Purtroppo “gli imprenditori della paura”, come li definisce il presidente della Cei, Bassetti, pensano di incassare profitti elettorali. Non è cosa buona, ma forse è vero.

Giovanni Barbieri