
A Roma la XVIII assemblea elettiva della FISC

Si è svolta a Roma, dal 24 al 26 novembre, la XVIII assemblea nazionale elettiva della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc). Il tema scelto, tratto dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco – “Tutto è connesso, tutto è collegato” – sintetizza in maniera efficace lo scenario attuale in cui i mass media si trovano a operare e rimanda alle origini della Federazione che, proprio nei giorni dell’assise, ha festeggiato 50 anni di vita. Una festa condivisa con tutti gli ex presidenti, invitati all’assemblea, insieme a uno dei fondatori della Fisc, don Lorenzo Dell’Andrea, di Belluno-Feltre. Al termine è seguita l’elezione del nuovo Consiglio nazionale, che nella prima riunione eleggerà il presidente per il prossimo triennio.
A guidare la Fisc negli ultimi sei anni è stato Francesco Zanotti, direttore de Il Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), primo presidente laico. “Saremo sempre debitori ai padri della Fisc per la loro incredibile intuizione”: così Francesco Zanotti si è espresso nella sua relazione ricordando i “padri fondatori”. “Non possiamo che essere immensamente grati a quanti ci hanno preceduto per l’intuizione avuta e per l’eredità lasciataci prima nella Fisc e poi nel Sir”.

“Innanzitutto, ha ricordato Zanotti, la Fisc è un’esperienza di Chiesa. La condivisione della gioia del Vangelo vuole essere il nostro tratto caratteristico… Papa Francesco ci richiama a uno stile ecclesiale attrattivo e ci invita, come ha detto al Convegno ecclesiale di Firenze, a stare in cammino, a farci compagni di viaggio dell’uomo di oggi”. Il presidente uscente ha poi sottolineato come “il recapito postale a singhiozzo da tempo pone notevoli problemi”. “L’abbonato è per noi un valore aggiunto preziosissimo, che molti ci invidiano. Rischiamo di perderne tanti e non per causa nostra. Se la riforma dell’editoria, approvata di recente e ora al vaglio dei decreti attuativi, pare aprire spiragli positivi, le difficoltà postali potrebbero rendere vani i nuovi sostegni al pluralismo informativo”.
Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, aveva introdotto i lavori dell’assemblea ricordando le finalità delle 191 testate diocesane sparse in tutto il territorio nazionale: “Amare la verità, vivere con professionalità e rispettare la dignità umana; vi auguro di saper assumere questa missione con rinnovato impegno”. Da questa missione “passa non solo il mio augurio, ma la stessa fedeltà alle radici da cui le vostre testate sono nate e la possibilità di guardare con fiducia al futuro. Lascio alla vostra perizia e alla vostra fantasia pastorale la ricerca dei nuovi sentieri da percorrere perché una nuova primavera della comunicazione ecclesiale torni a fiorire. Che sia uno stile coraggioso. Sulle pagine di carta delle vostre storiche testate lascio al vostro discernimento la scelta dell’itinerario, purché le mete della sostenibilità e dell’efficacia siano inscindibilmente tenute presenti”. Con l’augurio che “le vostre testate regionali o diocesane possano continuare ad avere quella passione che le ha portate a nascere”. I giornali diocesani, ha concluso, “sono chiamati ancor più di ieri ad assumere un ruolo molto importante nel farsi voce delle periferie, di quelle periferie che spesso mediaticamente vengono ignorate o strumentalizzate a seconda della stagione politica o dell’interesse immediato”.
Giovanni Barbieri