Ai bimbi dell’Arpiola donate le “Fiabe sonore”
I bambini delle elementari di Arpiola mostrano sorridenti gli albi delle "Fiabe sonore"
I bambini delle elementari di Arpiola mostrano sorridenti gli albi delle “Fiabe sonore”

Dopo il corso di Fisarmonica e le Borse di Studio “Bruno Prato”, la Proloco del Paese dei Librai e l’Associazione le Maestà di Montereggio, hanno consegnato alla biblioteca della Scuola Primaria “Livio Galanti” di Arpiola di Mulazzo, una delle più importanti opere italiane, pensate per un pubblico di bambini: “Fiabe Sonore”. L’opera, consegnata ai bambini delle classi 2^ e 3^, è composta di 60 fiabe, accompagnate da cd, illustrate da artisti molto conosciuti e sceneggiate, raccontate dalla profonda, calda e rassicurante voce di Silverio Pisu. Con Pisu hanno collaborato i più grandi professionisti del mondo teatrale e cinematografico italiano. Proprio la moglie e la figlia del poliedrico artista hanno voluto donare questa importante collezione: un’opera composta dalle maggiori fiabe classiche conosciute, ognuna introdotta e chiusa da due particolari jingles che costituiranno un sicuro segno di riconoscimento dell’intera collana: “A mille ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar…”; “Finisce così Questa favola breve se ne va …”. Quando Pisu pronuncia l’intramontabile “Cera una volta”, inizia la fiaba vera e propria, con una semplice ed efficace narrazione, allegri dialoghi e orecchiabili canzoncine. Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Il Gatto con gli Stivali ecc. sono tutte storie con cui s’intende accrescere la fantasia e l’immaginazione dei bambini, far conoscere loro alcuni aspetti della vita, affrontando, giocando, argomenti attuali quali la giustizia sociale, la pace e la morte. Il tutto con un linguaggio comico e con un’atmosfera coinvolgente che non mancherà di fare sorridere i bambini. I presidenti delle Associazioni di Montereggio e Maria Grazia Ricci, dirigente dell’Istituto Comprensivo “G. Tifoni”, nel ringraziare la famiglia Pisu, per il bel “omaggio natalizio”, sottolineano che la rilevanza di questo dono va al di là della donazione stessa. Perchè la fiaba infonde quel coraggio di cui abbiamo bisogno per non restare ancorati al passato e andare incontro ad un futuro pieno di speranza e gioia.