Gavedo ha ricordato il partigiano Bruno Guagni

Nell’80° anniversario della morte. Intitolata a lui l’aia interna al paese

Dal pomeriggio di domenica scorsa, 13 aprile, l’aia interna nel paese di Gavedo è intitolata a Bruno Guagni, ucciso in uno scontro a fuoco con i soldati tedeschi nei pressi di Dozzano la mattina del 15 aprile 1945.

Era partigiano della brigata “Matteotti – Picelli”, quella scelta per essere l’avanguardia di un forte attacco su Pontremoli pianificato dal comando alleato e da quello della IV zona operativa ligure.

Ma l’avvio dell’operazione dei “ribelli” fu preceduto dall’azione a sorpresa dei tedeschi: cinque i morti fra i partigiani, molti i feriti. Bruno Guagni non aveva ancora 24 anni quando perse la vita; con lui erano altri partigiani di Groppoli: in particolare Dario Battaglia e Settimio Lorenzelli che portarono per tutta la vita le conseguenze delle gravi ferite riportate nello scontro. Domenica pomeriggio, nonostante la pioggia, in tanti si sono radunati nel centro del piccolo ma storico borgo del Groppolese: prima lo scoprimento della targa, poi un momento di ricordo al piano terra di una delle case più antiche.

Ispiratori della cerimonia – organizzata dagli abitanti coordinati da Barbara Lorenzelli – i componenti della famiglia Pierris che pur vivendo a Londra sono da anni vicini alla comunità di Gavedo. Presenti il sindaco di Mulazzo, Claudio Novoa, il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Ferrari Vivaldi con la consigliera Lucia Boggi, il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Apuana, Paolo Bissoli.

Sono intervenuti anche alcuni familiari di quei “ribelli” che scelsero di combattere il nazifascismo: tra loro Fosco Uberti, nipote di Settimio Lorenzelli, e Pierluigi Battaglia, figlio di Dario, con la gloriosa bandiera dell’Anpi di Mulazzo e che, con emozione, ha ricordato la testimonianza ascoltata dal padre sull’evento. Oltre a Bruno Guagni quel giorno lungo i fianchi della collina al confine fra i territori di Pontremoli e Zeri persero la vita altri quattro partigiani della “Matteotti – Picelli”: Giorgio Rezzano, 17 anni di Framura; Lino Polacchini, 19 anni di Modena; Aniello Fiondo, 27 anni originario di Napoli ma residente in Lunigiana; Manrico Cadelago, 30 anni di Levanto.