
Sabato 5 ottobre la comunità di Bassagrande ha accolto don Andrea Forni.
Al nuovo parroco l’augurio del vescovo fra’ Mario che ha presieduto la celebrazione della S. Messa. Molti i fedeli delle parrocchie che don Andrea ha servito in questi anni

Nel pomeriggio di sabato 5 ottobre con una S. Messa solenne presieduta dal vescovo mons. Mario Vaccari, a Marina di Carrara la comunità parrocchiale della SS. Annunziata in Bassagrande ha accolto il nuovo parroco, don Andrea Forni, che lascia le 21 parrocchie del Pontremolese per questo nuovo incarico.
Fra’ Mario, riflettendo sulla liturgia della parola della 27.ma domenica del tempo ordinario, ha affermato come “i silenzi” del cuore dell’uomo vengano curati da Gesù: è Lui infatti – come ci ricorda il profeta Ezechiele – che toglierà da noi un cuore di pietra e ci darà un cuore di carne. Questo significa sforzarci di imparare dall’amore di Dio che “inizia” dai piccoli e ci porta a seguire i poveri delle nostre comunità e di tutto il mondo.
Il discorso di Gesù ai farisei – ha proseguito il vescovo – ci ricorda che l’ottica del Suo amore è che “i primi debbano essere gli ultimi”. Il Signore ci chiede così che “tutti” siano inclusi nella Chiesa, aprendo il nostro cuore alle porte della conversione. Quindi il nostro pastore ha sottolineato come il disegno del Padre per l’umanità è che l’uomo e la donna “possano dialogare e non essere in tensione”.

È in questo concetto che il Signore ci chiede di “costruire” le famiglie come punto di partenza di una relazione, dalla quale derivi “una discussione” di reciprocità e comunione, con chi è diverso da noi. Per questo lo Spirito Santo ci aiuta a “lottare” perché possiamo essere persone di accoglienza che sappiano offrirsi al servizio… “perché chi si umilia sarà esaltato”… senza considerarsi superiori.
Citando poi le parole dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco, il vescovo Mario ha affermato come il matrimonio sia “un cammino”: da questo scaturisce che, perché l’uomo e la donna diventino sposi cristiani, è costituito un sacramento, basato su un amore generativo ed educativo.
Quindi le parole di San Giovanni Paolo II che ha dichiarato come la famiglia sia “uno specchio in cui Dio si guarda” per vedere i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore.
È proprio sul dono gratuito dell’amore che mons. Vaccari ha augurato a don Andrea di “saper edificare” la parrocchia che il Signore gli affida, per superare gli individualismi e insegnare alla comunità cristiana a costruire un Regno che dia lode a Dio.
“Condivisione e collaborazione” sono state invece le parole più significative pronunciate da don Andrea, nel suo discorso di ringraziamento.
Un ringraziamento commosso che ha innalzato al Signore per le parrocchie che ha servito finora e per i loro fedeli (molti dei quali erano presenti ad accompagnarlo verso la nuova “meta”), per il servizio del suo predecessore Can. Cesare Benedetti che ininterrottamente dal 1981 è stato il primo parroco di Bassagrande e che continuerà a garantire la sua presenza e disponibilità.
Quindi il ringraziamento alla parrocchia che lo accoglie cui don Andrea ha promesso di donare tutto sé stesso perché nessuno sia lasciato solo e perché la gioia del Signore possa raggiungere ogni persona.
La Redazione del Corriere Apuano si associa a questo proposito di grazia ed augura a don Andrea “ogni bene” nel Signore.
Intanto nelle parrocchie pontremolesi ha preso il via la nuova organizzazione e i sacerdoti dell’Unità Pastorale di Pontremoli che hanno celebrato la S. Messa secondo lo schema comunicato dal parroco moderatore don Graziano Galeotti: don Jules Ganlaky in Valdantena, don Giovanni Perini nella valle del Verde e don Francesco Sordi nella valle del Gordana.
Fabio Venturini