Commemorato il comandante “Facio” nell’80.mo della morte

La cerimonia si è svolta a Patigno di Zeri

La cerimonia a Patigno nel 80° anniversario della scomparsa di "Facio"
La cerimonia a Patigno nel 80° anniversario della scomparsa di “Facio”

Nel pomeriggio di lunedì scorso, 22 luglio, è stato ricordato l’80.mo anniversario della morte di Dante Castellucci “Facio”, fucilato ad Adelano di Zeri al termine di un processo-farsa da altri partigiani. Per le restrizioni imposte dall’epidemia di peste suina africana la cerimonia non si è potuta svolgere come da tradizione sul luogo dove si trovano il cippo e il monumento a “Facio” ad Adelano ma si è tenuta in piazza a Patigno. Organizzata dalla sezione ANPI di Zeri e dal Comune di Zeri, alla commemorazione era presente il Gonfalone della Provincia di Massa Carrara, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, accompagnato dalla Vicepresidente Maria Grazia Tortoriello, e affiancato dal Gonfalone del Comune di Zeri con l’assessore Gino Baratta e da quello della Città di Pontremoli con la vicesindaco Clara Cavellini. Ha partecipato anche la sindaca di Filattiera Annalisa Folloni.

La cerimonia a Patigno nel 80° anniversario della scomparsa di "Facio"
La cerimonia a Patigno nel 80° anniversario della scomparsa di “Facio”

Tante le sezioni ANPI che, con quella di Zeri, hanno presenziato con le rispettive bandiere: Massa, Pontremoli, Borgotaro e S. Stefano Magra; presenti il Gruppo Alpini di Zeri, la Croce Verde di Zeri e l’Associazione “Le Nostre Valli”, così come l’Associazione “Stella Tricolore” i cui rappresentanti hanno indossato le uniformi partigiane dell’epoca. Gli organizzatori hanno rivolto un ringraziamento a Fra’ Cristiano che ha portato la sua benedizione e all’Arma dei Carabinieri per la presenza. Oratore ufficiale è stato Giorgio Pagano. Da tutti i presenti un sincero e commosso ricordo a Giovanni Tognarelli, classe 1930, scomparso alla vigilia di una commemorazione alla quale non aveva mai mancato di portare il proprio contributo, lui che, quattordicenne, dei fatti della Resistenza civile a Rossano era stato protagonista. La sua assenza – è stato sottolineato – lascia un vuoto incolmabile.