I numerosi eventi collaterali del Bancarella

L’inaugurazione della mostra “Musicisti di strada”, il concerto dedicato a De Andrè, lo spettacolo “Il vecchio e il mare”

Fabrizio Rosi con alcuni cartelloni della mostra dedicata ai "Musicisti di strada"
Fabrizio Rosi con alcuni cartelloni della mostra dedicata ai “Musicisti di strada”

Due giorni dedicati alla musica e al teatro prima di tuffarsi nella due giorni dei libri del Bancarella. Si è partiti un con un giovedì ricco di emozioni quello con protagoniste le “sette note”. Si è partiti nel pomeriggio con l’inaugurazione, presso l’ex Tribunale in piazza della Repubblica, della mostra “Musicisti di strada” realizzata da Fabrizio Rosi, che ha preso lo spunto dal libro realizzato dallo stesso Rosi.

La presentazione della mostra dedicata ai "Musicisti di strada" con, da sinisitra, Giuditta Bertoli, Fabrizio Rosi e il sindaco Jacopo Ferri
La presentazione della mostra dedicata ai “Musicisti di strada” con, da sinisitra, Giuditta Bertoli, Fabrizio Rosi e il sindaco Jacopo Ferri

Una mostra ed un libro che vogliono essere un omaggio “ad un mondo che ormai sta scomparendo – come sottolineato da Rosi, che ha presentato l’iniziativa stimolato dalle domande di Giuditta Bertoli – infatti quei musicisti che una volta rappresentavano la colonna sonora dei nostri borghi e dei nostri paesi non esistono quasi più”. Insomma accanto alla produzione musicale “istituzionale” ne è esistita un’altra, che si muoveva “sotterraneamente” negli spazi urbani creando relazioni e interagendo nelle vie quotidiane. Si tratta di quella dei suonatori di strada, di piazza che hanno rappresentato, per lungo tempo, il primario apporto alla musica per la Lunigiana del secolo scorso, ancora ancorata ai ritmi della vita contadina.

Un momento del concerto "Schiavo canta De Andrè"
Un momento del concerto “Schiavo canta De Andrè”

Dopo i musicisti di strada, alla sera è stato il momento invece del ricordo del grande cantautore Fabrizio De Andrè. Un pubblico numeroso ha infatti assiepato piazza della Repubblica, per assistere al concerto “Schiavo canta De Andrè” con il musicista parmigiano Giorgio Airaldi Schiavo che ha capitanato una numerosa formazione di otto elementi. Con la sua chitarra e con la sua voce baritonale che aveva una certa affinità con quella del cantautore genovese, ha omaggiato alcuni classici della produzione di De Andrè: tante emozioni, attraverso una scelta di brani, dai più conosciuti a quelli più “sperduti”, in una sentita interpretazione.

Un momento del concerto "Schiavo canta De Andrè"
Un momento del concerto “Schiavo canta De Andrè”

Un viaggio quasi in ordine cronologico (con due eccezioni l’inizio con “Creuza de Ma” e la conclusione con “Il pescatore”) con la partenza dei grandi classici di inizio carriera (“La canzone di Marinella”, “La canzone dell’amore perduto”), concludendo con le ultime produzioni (“Don Raffae”, “Khorakhané (a forza di essere vento)”) passando per tante canzoni che hanno fatto la storia, parole e poesia che hanno accompagnato generazioni, e che hanno dato la possibilità a molti di rivivere ricordi, persone, momenti importanti della propria vita, che hanno avuto De Andrè, le sue parole e la sua musica come colonna sonora. del mondo. La serata di venerdì è stato invece dedicata al teatro con l’attore Roberto Alinghieri che ha interpretato “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway. Uno spettacolo che ha ripercorso l’intero romanzo e le sue drammatiche sfumature attraverso le parole del grande scrittore nella storica traduzione di Fernanda Pivano. Ad arricchire la rappresentazione, è stata eseguita dal vivo, dall’Ensemble Hemingway, le musiche tratte dalla colonna sonora del celebre film di Dimitri Tiomkin, premio Oscar nel 1959. (r.s.)