La scuola e il suo impegno di fronte al disagio giovanile

Ad Aulla un partecipato convegno organizzato dall’Uciim

Il convegno organizzato dalle sezioni UCIIM della Lunigiana dal titolo “La povertà educativa. La scuola e la famiglia di fronte al disagio giovanile”, tenutosi ad Aulla lo scorso 5 aprile, ha riscosso un successo di presenze di insegnanti di ogni ordine e grado, ma ha suscitato anche la partecipazione attiva di studenti e genitori. Dopo la breve introduzione di Andreino Fabiani, i saluti del sindaco Roberto Valettini e quelli della maestra Veronica Manenti per l’istituto comprensivo “Alighieri” di Aulla, sono iniziati, coordinati dalla dirigente dell’istituto comprensivo “Baracchini” di Villafranca, Amedea Cinquanta, gli interventi dei relatori, ricchi di esperienze professionali ed educative e di approfondite conoscenze specifiche, frutto della loro professione.

Il filo conduttore che ha attraversato tutte le esposizioni si può ricondurre alla necessità di costruire delle relazioni, fra insegnanti e studenti, fra insegnanti, con la comunità, con il territorio e le sue associazioni di volontariato, curando anche il rapporto intergenerazionale con le persone del luogo, nella convinzione che nel percorso scolastico si comincia a costruire l’adulto, dicendo addio al bambino che è in ciascuno nell’età adolescenziale. L’adolescente, infatti, vuole avere un pensiero proprio, anche se incerto, uno spazio che escluda i genitori. La sua è un’età indefinita, di scoperta, che intraprende un cammino in mare aperto, senza conoscere la meta, una volta abbandonato il porto sicuro dei genitori. Occorre riflettere sui sintomi di cui soffrono, dare risposte alle domande che pongono, per farli uscire dalla solitudine, dallo specchio prevalente di Narciso. La scuola, tramite la relazione, umanizza e struttura il rapporto, diventando un laboratorio di umanità, attraverso la critica-riflessione, senza demonizzare la tecnologia. Tutto questo è tanto più necessario in quanto si vive in un mondo profondamente cambiato per la rivoluzione digitale, per la pandemia, per le guerre, per i fenomeni migratori.

La conseguenza è stata una condizione di sradicamento e di smarrimento, tanto che il simbolo del tempo che stiamo vivendo è quello del vagabondo senza meta, senza punti di riferimento. Molti e accresciuti, di conseguenza, sono stati i disagi, ma anche le consapevolezze, dei limiti, della preziosità della vita, della realtà della morte, del valore della socialità. Queste tematiche sono state trattate, con altre, dalla psicologa Valentina Spinatelli, dall’educatrice Valentina Serradori, dalla presidente regionale UCIIM Marcella Paggetti, dalla docente dell’Università Lateranense Giuliana Migliorini. Lo studente di quarta ginnasio Alessandro ha fatto un richiamo ad esse, soffermandosi prevalentemente sul rapporto scuola –famiglia, attribuendo alla prima il compito della valorizzazione della libertà dello studente a fronte del dovere dell’obbedienza ai genitori: la scuola, pertanto, rende liberi, apre le menti. Per Ania, giovane studentessa liceale, non si deve studiare per il bel voto né per completare il programma. A scuola si deve discutere e parlare e fare altrettanto anche a casa. Per una mamma, che è intervenuta, la scuola deve rinnovarsi, curare la multiculturalità, anche nelle differenze, e curare di più la formazione religiosa-spirituale. Si può ben dire che il convegno ha dato spunti per importanti riflessioni sulla scuola come è e su come dovrebbe essere, sul metodo learning, sull’apprendimento cooperativo, sugli stili di insegnamento che dovrebbero accomunare tutti gli insegnanti operanti nelle stesse classi, sull’autovalutazione degli studenti, sul mentoring, sulla comunità educante, sulla civiltà del convivere, sulla scuola veicolo di valori, dei diritti umani, della solidarietà, sulle problematiche ambientali. Nel convegno è stato tracciato il ritratto di una scuola moderna, attenta al bene e ai bisogni degli studenti, basata su solidi valori, ben inserita nel territorio in cui opera.

(Adriana Pietrini e Andreino Fabiani)