
L’antica rocca risalente all’XI-XII secolo interessata da un restauro dal 2010

“Siamo lieti di annunciare il Castello è stato restituito alla Comunità in tutta la sua bellezza e di questo dobbiamo ringraziare la Fondazione Defendente Maneschi e l’avvocato Ginetta Maneschi”. Così scrive il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, a proposito del recupero del Castello Malaspina di Tresana che sorge su una rocca posta al culmine della stretta piana del torrente Osca. Si tratta di un castello storico, che appartenne ai Marchesi Malaspina dello “Spino secco”. Infatto la parte più antica, rappresentata dalla possente torre quadrangolare, alta circa 27 metri è risalente all’XI-XII secolo. Una rocca dall’importante ruolo strategico, visto che grazie ai suoi pendii ripidi e alle pareti quasi verticali, il Castello era virtualmente inaccessibile e facilmente difendibile, nonché adatto agli avvistamenti.

Nel corso dei secoli successivi il castello è stato ampliato. In particolare nel XIV- XV secolo la torre quadrangolare fu affiancata da una grande torre a base semicircolare. E proprio dalla torre quadrangolare, per poi passare al recupero della torre semicircolare, è partita la Fondazione Maneschi. Il Castello di Tresana venne venduto dai principi Corsini, nel 1856, a Luigi Rossi e versó, fino 2009, in condizioni pessime. La Fondazione Maneschi ne è divenuta proprietaria dopo un procedimento di esproprio intrapreso in base alle disposizioni del Codice dei beni culturali: il restauro del Castello è iniziato nel 2010. “Adesso il colpo d’occhio è eccezionale – evidenzia Mastrini – se pensiamo a come si presentava la rocca fino a quattordici anni fa, possiamo parlare di un recupero straordinario sotto tutti i punti di vista”. Oggi il Castello Malaspina di Tresana è diventato anche un’affascinante struttura ricettiva: il B&B, posto all’interno di un palazzo, si affaccia sulla piazza principale del paese ed è parte del Castello Malaspina. Un tempo infatti il palazzo era adibito a foresteria per i pellegrini che, percorrendo la Via Francigena, cercavano protezione e ristoro all’ombra del Castello.