Scuola: soffre l’istruzione tecnica, in crescita il liceo delle Scienze applicate

I dati delle iscrizioni degli alunni alle scuole superiori della Lunigiana per il prossimo anno scolastico. Il 47% sceglie un percorso liceale. Non si ferma l’emorragia del liceo classico, ma con il dato in controtendenza del liceo Vescovile di Pontremoli.

I primi dati sulle iscrizioni degli alunni alle scuole secondarie di II grado della Lunigiana non riservano grandi sorprese rispetto agli anni recenti. Le iscrizioni alle scuole lunigianesi per il prossimo settembre sono 264 (14 in più dello scorso anno, una in più di due anni fa), di cui 126 ai licei (il 47%) e 138 al polo tecnico-professionale. Questi in sintesi i dati sulle preiscrizioni effettuate entro il 10 febbraio dalle famiglie attraverso Unica, la nuova piattaforma online del Ministero dell’Istruzione. I dati nel dettaglio potrebbero subire ancora alcune variazioni, legate a trasferimenti delle famiglie, possibili ripensamenti e residuali preiscrizioni in cartaceo previste dalla normativa ministeriale e ancora da trattare, ma offrono un quadro molto preciso delle opzioni esercitate. Cominciamo dal Polo liceale.

La facciata del liceo scientifico "da Vinci" a Villafranca
La facciata del liceo scientifico “da Vinci” a Villafranca

Saranno 26 gli iscritti al liceo scientifico “tradizionale” e 37 quelli al liceo delle scienze applicate, entrambi ubicati al “Da Vinci” di Villafranca. Costante è la crescita di quest’ultimo indirizzo, che registra 3 iscrizioni in più rispetto allo scorso anno e si impone come la più gettonata alternativa allo scientifico, che aumenta di due unità rispetto allo scorso anno. Il plesso pontremolese del “Malaspina” ospiterà 13 iscritti al linguistico (-4 rispetto a 12 mesi fa) e 23 all’indirizzo scienze umane, meno 9 rispetto al 2023, anno in cui i due percorsi registrarono una sostanziale ripresa.

La facciata interna del Liceo Classico Vescovile “Mons. Marco Mori”
La facciata interna del Liceo Classico Vescovile “Mons. Marco Mori”

A soffrire, in linea con una tendenza nazionale in atto da diversi anni, confermata anche dai dati della vicina Sarzana, è il liceo classico: al “Leopardi” di Aulla si presenteranno al suono della prima campanella 13 nuovi alunni; lo scorso anno erano 17 e due anni fa 22. Nel contesto della crisi del classico, c’è però da sottolineare il dato in controtendenza del Liceo Vescovile “don Marco Mori” di Pontremoli, unica scuola paritaria del comprensorio lunigianese, che ha ottenuto la preferenza di 14 alunni, 4 in più dello scorso anno.

L’ingresso della sede pontremolese dell’istituto “Pacinotti”
L’ingresso della sede pontremolese
dell’istituto “Pacinotti-Belmesseri”

Nell’altro istituto secondario lunigianese, il “Pacinotti – Belmesseri”, la parte più consistente di iscrizioni si è diretta verso gli indirizzi professionali. Al corso di Manutenzione e Assistenza Tecnica (MAT) di Bagnone, gli iscritti saranno 29, più del doppio dei 13 del 2023 e tre in più del 2022. I Servizi Commerciali, con sede a Villafranca, passano a 26 iscritti, tre in più dello scorso anno, sono il secondo indirizzo più gettonato. I Servizi Enogastronomici di Bagnone saranno frequentati da 19 nuovi alunni (erano 20 lo scorso anno), mentre il corso Odontotecnico, sempre a Bagnone, dopo essere passato negli ultimi due anni da 11 a 20 iscritti, quest’anno ottiene la preferenza di 18 nuovi alunni. Più problematici rimangono i numeri dei percorsi di istruzione tecnica, un tempo pilastro dell’istruzione superiore italiana. Gli iscritti alla ex ragioneria (ora Amministrazione, Finanza e Marketing) di Fivizzano, dove è prevista l’articolazione Relazioni Internazionali per il Marketing saranno 12, come lo scorso anno, mentre quelli di Pontremoli, dove invece l’articolazione offerta è Sistemi informativi aziendali, saranno 14, uno in più del 2023.

Ancora meno soddisfacenti i numeri di Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT), dopo l’incoraggiante ripresa degli scorsi anni (11 iscritti nel 2022, 15 nel 2023). I nuovi alunni dell’indirizzo un tempo conosciuto come “geometri” saranno solo 8, vanificando le speranze di rilancio di questo percorso. Solo 7, lo stesso numero dello scorso anno, gli iscritti all’indirizzo agrario di Fivizzano, mentre numeri al di sotto del minimo legale per la formazione di una classe riguardano i servizi socio sanitari, notizia già oggetto nelle settimane scorse di una polemica scoppiata tra un comitato di cittadini fivizzanese e la dirigenza del Pacinotti-Belmesseri. Il quadro sarebbe completo con i dati degli studenti lunigianesi che migrano verso l’area spezzina o quella valtarese per i propri studi. L’assenza di dati certi per l’anno 2024-2025 non nasconde l’entità del problema: lo scorso anno solo dall’Istituto comprensivo di Aulla furono 46 gli studenti che si iscrissero nelle scuole della provincia di Spezia, evidenza di un problema che per molti aspetti tarda ad essere affrontato.

(Davide Tondani)