Architetto, già direttore del Museo dal 1999 al 2009, succede all’archeologo Angelo Ghiretti, alla guida del Museo dal 2010
Nicola Gallo è il nuovo direttore del Museo delle Statue Stele. Passaggio di consegne alla guida del complesso musuale sito all’interno del Castello del Piagnaro tra l’ex direttore Angelo Ghiretti e Nicola Gallo. L’avvicendamento è scattato al termine delle procedure legate all’avviso pubblico di selezione per il conferimento dell’incarico professionale. L’architetto Gallo è risultato vincitore del bando comunale avendo totalizzato il punteggio più alto al termine del colloquio e della valutazione dei titoli. Un passaggio di consegne che offre quindi l’occasione per condividere con il neodirettore le linee guida e gli obiettivi che orienteranno il prossimo futuro del Museo delle Stele, dopo un 2023 da record (più di 21mila visitatori) e tredici anni che, complessivamente, hanno beneficiato della continuità offerta dalla direzione dell’archeologo Ghiretti e delle sue buone idee (dalla ricerca alla comunicazione, passando alla didattica e alle iniziative extra museali).
Lui, Nicola Gallo – nato a Massa nel 1966, architetto, con specializzazione in restauro dei monumenti, già direttore dal 1999 al 2009 del Museo delle Statue Stele – si conferma pronto a prendere la guida del Museo in questa sorta di ritorno a casa dopo quasi 15 anni «c’è grande emozione e soddisfazione per questo incarico – sottolinea il neodirettore – ho senza dubbio il vantaggio di conoscere l’ambiente e questo mi aiuterà nell’inserimento in questa realtà, anche se ovviamente dovrò recuperare ed aggiornarmi». E inevitabilmente la prima riflessione che chiediamo all’architetto Gallo è proprio legata a come abbia trovato il Museo, specie dopo la nuova esposizione elaborata dall’architetto Canali ed inaugurata nel 2015 «è sicuramente un allestimento efficace e capace di immettere il visitatore nel mondo delle Statue Stele. L’impegno per il futuro sarà quello di fare ancora meglio e rendere sempre più piacevole ed affascinante la visita». Anche tenendo conto della caratteristica unica del Museo pontremolese «che è quello di essere dinamico, in continua evoluzione. Basti pensare al numero di reperti presenti nel Museo alla sua inaugurazione, nel 1975, e quelli esposti al momento. Sono praticamente raddoppiati, questo perchè, per fortuna, il territorio continua ad offrire ritrovamenti di questi antichi manufatti. Quindi il Museo delle Statue Stele deve essere come un organismo vivente sempre capace di evolversi anche in funzione dei nuovi reperti ritrovati».
Passando in rassegna i progetti per il futuro, il direttore Gallo individua due priorità nei primi mesi del suo mandato «innanzitutto l’impegno per far acquisire al Museo la qualifica di museo di rilevanza regionale. Un riconoscimento che conferisce prestigio al Museo e garantisce elevati standard di qualità» e in secondo luogo «l’impegno per cercare di partecipare a Bandi per ottenere finanziamenti per migliorare la qualità dell’offerta e della visita turistica». E a proposito delle visite al neodirettore non possiamo non chiedere se ha già in mente delle idee per quanto concerne il tour offerto ai turisti «innanzitutto bisogna registrare che partiamo da una base molto buona. Un Museo che conta più di 20 mila visitatori all’anno non è un dato così comune. Ovvio che idee e progetti ci sono ma ora è fondamentale calarsi nella realtà, vagliare la situazione, confrontarsi, e organizzare un piano operativo adatto a valorizzare al meglio questa realtà museale di Pontremoli». Riccardo Sordi