
Dimensionamento scolastico, il Ministero fa un passo indietro: in provincia rinviati di un anno tre dei quattro accorpamenti. Resta confermata la sola unione tra il comprensivo “Bonomi” di Fosdinovo e il “Moratti” di Fivizzano

La confusione regna oramai sovrana sul tema del dimensionamento scolastico. Dopo che la Provincia di Massa Carrara, al termine di un contenzioso tra Regione e governo finito in Corte Costituzionale, con la Consulta che ha dato ragione al governo, ha approvato quattro accorpamenti di dirigenze scolastiche per adempiere alle norme previste dalla Legge di Bilancio per il 2023, il Ministero dell’Istruzione a sorpresa ha fatto retromarcia. Il decreto Milleproroghe emanato dal governo a fine anno consente alle Regioni di derogare fino al 2,5% rispetto al numero delle scuole da tagliare, rivedendo anche i piani eventualmente già approvati entro lo scorso 5 gennaio. Il ripensamento del governo, secondo molti osservatori è la presa d’atto da parte del Ministro dell’Istruzione che i tagli alle dirigenze hanno creato scontento e scompensi alle amministrazioni locali in tutta Italia. Con una corsa contro il tempo la Regione ha cancellato nei primi giorni dell’anno 11 dei 15 accorpamenti che avrebbero dovuto essere realizzati in Toscana.

Nella nostra provincia dei 4 accorpamenti deliberati è stata confermata la sola unione tra il comprensivo “Bonomi” di Fosdinovo e il “Moratti” di Fivizzano. Per gli altri tre accorpamenti già deliberati – il “Tifoni” e il “Ferrari” di Pontremoli, il “Malaspina” e il “Massa 6” di Massa, il Liceo scientifico “Marconi” di Carrara con l’Istituto Superiore “Zaccagna-Galilei” della stessa città – il tema si riproporrà nell’autunno 2024, periodo nel quale si dovranno discutere ulteriori fusioni, visto che il provvedimento del Ministro Valditara prevede la riduzione delle istituzioni scolastiche in tre step annuali.
Insomma, nonostante l’enorme sforzo fatto da Provincia, Ufficio scolastico provinciale e amministrazioni locali per pervenire ai 4 accorpamenti, a fine anno sarà necessario ripensare tutto il piano. Nel frattempo, le scuole non accorpate rimarranno con un dirigente non titolare ma reggente, mentre i mancati risparmi verranno finanziati pescando al fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, cioè dalle risorse per la retribuzione integrativa dei docenti.