
Un +154 trascinato dal dato positivo di Bagnone e Filattiera. Soddisfatto il presidente provinciale Albericci che richiama però al bisogno di plasma

Anche quest’anno il grande cuore dei donatori Fratres è riuscito a superarsi. Sono state infatti 154 le donazioni in più registrate nella Provincia nel corso del 2023 rispetto al 2022. Un impegno sottolineato come sempre dal presidente provinciale Fratres Alberto Albericci “I nostri donatori dei Gruppi Fratres della provincia di Massa Carrara – evidenzia Albericci – hanno risposto con generosità e responsabilità ai vari appelli, andando a donare nei Centri trasfusionali della Toscana”. Con il loro contributo hanno permesso di assicurare 2.571 donazioni di sangue e di plasma. Le sacche di sangue sono state 1.990, con un incremento di 104 unità mentre le donazioni di plasma sono state 574 con un aumento di 43 flaconi rispetto a dodici mesi prima, e le donazioni di Multicomponent sono state 7, mentre erano state nulle nel corso del 2022. Tutto questo porta quindi a + 154 donazioni pari ad un incremento percentuale del 6,4%.

Un risultato sicuramente positivo che però è stato aiutato anche dal fatto che nel 2022 c’era ancora l’emergenza Covid, che aveva visto a livello provinciale (comprendendo tutte le associazioni del dono del sangue presenti sul territorio) una perdita di circa 1.400 donazioni tra sangue e plasma. Andando poi ad analizzare i dati dei singoli Gruppi Fratres, spicca il risultato di Filattiera che ha superato quota 400 donazioni (401 per la precisione, di cui 301 di sangue, 99 di plasma e 1 di Multicomponent) con un aumento di ben 50 donazioni, assumendosi quindi il ruolo di “locomotiva” e trascinando verso il dato positivo la raccolta a livello provinciale “si tratta di un importantissimo traguardo per il gruppo – sottolinea la presidente Ilenia Zoppi – considerato che il Comune di Filattiera conta 2182 abitanti”. Questo vuol dire che se per la media nazionale ogni mille abitanti vengono donati 42,50 chili e in Toscana a 44,70, a Filattiera se ne raccolgono a 61,90 kg. Stesso discorso per il plasma con una media nazionale per mille abitanti di 14,20 chili e in Toscana di 19,10 chili, un dato che a Filattiera viene doppiato con 34,40 chili di plasma donato.

Continuando ad analizzare i dati dei singoli centri, a farla da padrone, da un punto di vista numerico, è il centro di Pontremoli che sfiora quota mille. Sono state 918 le donazioni nel 2023 suddivise in 696 di sangue, 220 di plasma e 2 di Multicomponent. Segue poi il centro di Mulazzo, con le sue 338 donazioni: 268 di sangue, 69 di plasma e 1 di Multicomponent; Villafranca con 274 (235 sangue e 39 plasma); molto bene Bagnone con 248 donazione che segna un + 40 rispetto al 2022 (200 sangue, 47 plasma e 1 di Multicomponent) e infine Zeri con 64 donazioni (55 sangue e 9 plasma). Andando poi fuori dalla Lunigiana sono state 328 le donazioni a Massa con 235 di sangue, 91 di plasma e 2 di Multicomponent. “L’impegno messo – sottolinea Albericci – nel dare una risposta alle problematiche della pandemia, ripaga tutti noi donatori. Vorrei fare una menzione particolare per la collaborazione con il personale Medico, infermiere e tecnici dei Centri Trasfusionali, perché è stata davvero eccellente, anche visto le carenze del personale. Davvero un lavoro fatto con il cuore per raggiungere un obiettivo che ci eravamo prefissati, perché donare non è solo una azione individuale, ma è sociale”. Ma ovviamente ora lo sguardo è già proiettato verso il futuro “Un altro anno ci aspetta – evidenzia Albericci – la Fratres continua nel suo appello alla cittadinanza, chi è in buona salute dai 18 ai 65 anni con un peso superiore ai 50 kg. può compiere questo gesto. Basta presentarsi ai Centri Trasfusionali, per Pontremoli si può telefonare al 0187/462206 dalle 11 alle 13, o per qualunque informazione presso le associazioni Fratres del territorio. Attualmente siamo in emergenza dei Gruppi sanguinei dello O negativo e A positivo”. (r.s.)
Il tema: le donazioni di plasma
Ma oltre al resoconto delle donazioni del 2023, Albericci tiene ad evidenziare il tema del momento, ovvero le donazioni di plasma che purtroppo a livello nazionale non hanno ancora raggiunto l’autosufficienza. “Il tema vero oggi – evidenzia Albericci – sta nella raccolta del plasma, da conferire all’industria farmaceutica per la produzione dei farmaci plasma derivati, farmaci essenziali per la cura di gravi patologie, dove riusciamo a soddisfare il nostro fabbisogno per il 70% e per il restante 30%, ci si affida al mercato internazionale ed acquisire questi farmaci, comporta costi elevati, circa 180 milioni di euro”. Raggiungere l’autosufficienza anche per la raccolta del plasma, resta quindi un obiettivo strategico fondamentale per il Servizio Sanitario Nazionale, la quota stabilita è fissata a 18 kg per 1000 abitanti, mentre oggi siamo fermi a 14,2. C’è però il dato positivo a livello nazionale di novembre con i numeri nella raccolta del plasma che lasciano ben sperare per il futuro.
