Tensione politica a Comano con le dimissioni del vicesindaco

Federico Fedele lascia l’incarico perchè “non c’è più comunicazione” e si è “rotto il rapporto di fiducia”. Stupito il sindaco Maffei “una decisione arrivata senza alcun preavviso”, “dialogo e comunicazione si fanno sempre in due”.

Una suggestiva immagine di Comano (foto Lunigiana World)
Una suggestiva immagine di Comano (foto Lunigiana World)

“Devo dire che prima che la questione politica c’è il dispiacere umano. Mi sono ritrovato di fronte la nota protocollata delle dimissioni senza che ci sia stata alcuna comunicazione preventiva”.

È amareggiato il sindaco di Comano, Antonio Maffei, nel raccontare le dimissioni del suo ormai ex vice sindaco Francesco Fedele arrivate durante la riunione del gruppo di maggioranza di giovedì scorso. Dimissioni che, come anticipato, sono state formalizzate in una nota indirizzata al sindaco, al consiglio comunale e al segretario comunale. In questa comunicazione Fedele, partendo dal dato che è stato un onore ricoprire l’incarico per questi quattro anni, ritiene che adesso “non esistano più le condizioni per poter esercitare serenamente e in autonomia le funzioni a me delegate”.

L’ex vicesindaco di Comano, Federico Fedele
L’ex vicesindaco di Comano, Federico Fedele

Una decisione che l’ex vicesindaco motiva con il fatto che non ci sia più “quel rapporto di fiducia e quella comunicazione che ritengo indispensabili per raggiungere finalità di buon governo che la nostra Comano merita”. Una scelta maturata nel corso di questi mesi “Non starò ad elencare gli episodi in cui puntualmente sono venuti meno i principi di condivisione e rispetto dei ruoli, poiché sarebbe un’ulteriore perdita di tempo già sperimentata nelle rare situazioni di ascolto e confronto poi terminate con decisioni o azioni unilaterali, a volte incoerenti e prive di organizzazione se non addirittura improvvisate”.

Ora Fedele, spogliato delle sue deleghe, manterrà il ruolo di consigliere comunale fino al termine della consigliatura, prima del voto amministrativo previsto per la prossima primavera.

Il sindaco di Comano Antonio Maffei
Il sindaco di Comano Antonio Maffei

Il sindaco Maffei, come anticipato, non nasconde la sua amarezza “ritengo che il dialogo e la comunicazione si faccia sempre in due. Sarebbe bastato che Francesco mi avesse cercato per un chiarimento e magari la questione si poteva risolvere”. Anche perché “da un punto di vista politico non c’è mai stata una polemica o un’incrinatura. Non ricordo un provvedimento su cui lui abbia manifestato la sua contrarietà, anzi ero convinto che ci fosse una totale condivisione di intenti”. Il sindaco sottolinea come è vero, in quest’ultimo anno ci sia stato un allontanamento dell’ex vicesindaco “ma credevo fosse dovuto ai suoi impegni lavorativi e famigliari. Poi posso aver sbagliato anche io nel dare forse troppo tutto per scontato. Senza dubbio essere sindaco è un ruolo che ti costringe ad accentrare impegni ed iniziative che molto spesso non possono essere delegate per legge. Ma quando ho potuto ho cercato sempre di coinvolgere la mia squadra e Francesco in particolare, ad esempio solo pochi mesi gli ho delegato il ruolo di controllo analogo della nascente Sol della Lunigiana, la società per la raccolta dei rifiuti del territorio”.

Insomma Maffei, sottolinea come ha sempre avuto fiducia in Fedele “posso dire che lo consideravo il mio braccio destro, pronto a prendere il mio posto alla guida del comune. L’ho voluto vicesindaco, nonostante non sia stato il consigliere più votato, proprio in quest’ottica. Perché la mia idea è quella di ricandidarmi l’anno prossimo ma con ogni probabilità di non proseguire poi con un terzo mandato”. Ci permettiamo di fare una domanda maliziosa e chiediamo al sindaco se Fedele con queste dimissioni non possa aprire una strada ad una sua candidatura a sindaco contro lo stesso Maffei nella prossima primavera “devo dire che non lo voglio credere. Anche se il pensiero è inevitabile come ho detto direttamente a lui dopo che ci siamo confrontati faccia a faccia dopo le sue dimissioni. In quell’occasione gli ho anche chiesto di ripensarci, evidenziando che sono pronto a riconsegnarli da subito le deleghe. È rimasto un attimo in silenzio e poi ha risposto che ormai aveva deciso”. Ora a breve ci sarà la nomina del nuovo componente della giunta che si andrà ad affiancare ad Anuska Pellegrini “vorrei accanto a me dei giovani. Ho due nomi in ballo (con ogni probabilità si tratta di Eduardo De Palma e Gloria Ricci) ma devo ancora confrontarmi con il gruppo di maggioranza prima poi di ufficializzare il nome nel corso del prossimo consiglio comunale”. (r.s.)