Meritata pensione per il Brigadiere Capo Ivano Duri

Trentasette anni nell’Arma, 25 dei quali a Zeri. Le missioni Nato in Kosovo e in Macedonia

Ivano Duri premiato dal sindaco di Zeri, Cristian Petacchi. Qui con il vicesindaco Novelli e l’assessore Baratta

Dopo più di 37 anni di onorato servizio nell’Arma dei Carabinieri nelle scorse settimane Ivano Duri (Brigadiere Capo Qualifica Speciale) ha appeso la divisa al chiodo.
Un lungo periodo, con oltre 25 anni trascorsi nelle valli zerasche, ogni giorno a contatto e a disposizione dei residenti e nonché dei turisti, imprescindibile presenza e riferimento sugli impianti sciistici del comprensorio “Zum Zeri” dove in tutti questi anni si è adoperato nella vigilanza e nel soccorso durante la stagione invernale.
Ivano Duri, bagnonese di origine, era giunto nelle vallate di Zeri nel febbraio 1998 e da subito si era inserito nel tessuto sociale locale fino al punto di formare qui la propria famiglia arrivando a sentirsi “zerasco” a tutti gli effetti nella sua casa di Castello.
Una carriera lunga la sua, ricca di incarichi e di esperienze: i ricordi gli sono ripassati tutti davanti agli occhi in queste settimane: dall’inizio nel lontano 1986, nei panni di un giovane militare che poi via via si è sempre più formato sino ad arrivare a ricoprire incarichi speciali a Roma negli anni Novanta.
E poi militare esperto che nel 2002 trascorse diversi mesi all’estero nelle missioni in Kosovo e in Macedonia inquadrato in reparti NATO al servizio dell’ONU in occasione della guerra nei Balcani.
“Tante esperienze e tanti ricordi – ci dice – e nel frattempo gli anni sono trascorsi velocemente; quelli in servizio a Zeri hanno superato i cinque lustri”: nessun collega carabiniere prima di lui aveva raggiunto una permanenza così lunga da quelle parti. “Nell’Arma ho prestato 37 anni – continua – e posso dire di essere orgoglioso del mio operato, testimonianza ne sono le svariate decorazioni ed onorificenze ricevute: dalla Croce d’Argento e successivamente d’Oro per gli anni di servizio maturati, alle medaglie NATO per il Kosovo e la Macedonia nonché quelle del Ministero della Difesa per l’impiego all’estero, fino alla nomina a Cavaliere della Repubblica da parte del Presidente Mattarella”.
Tolta la divisa Duri non manca di continuare a pensare alla “sua” gente: “Tengo in modo particolare – aggiunge – a salutare la cittadinanza locale con la quale si può dire ho trascorso, col sole e con la pioggia, ridendo e piangendo, un quarto di secolo impegnandomi a fondo nel risolvere nel quotidiano le più svariate problematiche, non in ultimo durante gli anni del Covid, cercando sempre di essere all’altezza dei compiti con impegno e serietà, degno della divisa che indossavo. A tutti va il mio sincero affetto, riconoscente alle varie figure istituzionali siano esse civili, militari e religiose con le quali ho avuto occasione di intrecciare rapporti sia professionali che personali”.
Parole speciali di gratitudine vanno all’attuale Amministrazione Comunaledi Zeri e al sindaco Cristian Petacchi che sabato 7 ottobre, nella sala consiliare, gli ha consegnato una targa ricordo per il servizio reso nel lungo periodo di permanenza sul territorio comunale.
Ivano Duri è un neopensionato che tuttavia non ha alcuna intenzione di ritirarsi a vita privata e intende continuare nel suo quotidiano e multiforme impegno nel volontariato: con il Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Bagnone, con la Croce Verde di Zeri e certo con il Coro A.N.A. Monte Sillara di Bagnone, sodalizio che guida con passione e competenza.
E proprio il Coro gli ha inviato un saluto: “A Ivano va tutta la nostra stima e le nostre congratulazioni per il meritato traguardo raggiunto”.