
La protesta degli abitanti del borgo sui disagi causati dai lavori al ponte medievale
“Ben venga il restauro, dell’antico ponte di Codiponte ma rispettando la sicurezza di chi lo attraversa”. Così scrivono alcuni cittadini del comune di Casola che hanno inviato una lettera di protesta al sindaco, al prefetto di Massa Carrara, al consigliere regionale Giacomo Bugliani e alla sovrintendenza. Gli autori della missiva sottolineano come il restauro dell’antico ponte medievale sia stato accolto con entusiasmo ma poi “quello che doveva essere una cosa positiva per tutto il borgo, si è trasformata in un forte disagio per la popolazione del borgo vecchio. Da prima sono state svuotate le due arcate in corrispondenza dei due piloni nel fiume, creando un saliscendi di oltre due metri, togliendo, a nostro parere, quel peso che ha garantito la vita e la continuità nei secoli dei ponte stesso, resistendo alle innumerevoli piene del fiume Aulella”.

Ma la cosa che ha fatto insorgere il paese “è la realizzazione di una vera barriera architettonica nella posa di una pavimentazione irregolare molto pericolosa. Il ciottolato ci ha riportato al 1200 causando disagio e impedimento a tutti i passanti: gli anziani del paese non riescono a recarsi a fare la spesa e ad andare alla messa se non attraverso un percorso alternativo molto più lungo, le mamme con il passeggino non riescono a passare sul ciottolato irregolare, gli abitanti di quella parte del borgo non riescono a portare la legna per l’inverno e comunque si è reso insostenibile ogni carico e scarico di oggetti voluminosi ma anche della spesa.” Stesso disagio si è creato per le emergenze, soccorsi per l’ambulanza, pompieri e per tutti i portatori di handicap. La popolazione del borgo rivolge quindi un accorato appello alla Sovrintendenza “per ristabilire il camminamento nel ponte, in modo da abbattere questa barriera garantendo il passaggio a tutti i suoi abitanti. Il ponte è sinonimo di unione e collegamento tra due sponde. Non creiamo barriere a chi ha attraversato per anni quel ponte”.