A Lisbona sperimentando relazioni in un laboratorio di comunità

Sei giovani di Azione Cattolica hanno concluso il loro cammino formativo alla GMG portoghese

A quasi due mesi dall’evento, non si è ancora spenta l’eco – né l’entusiasmo – attorno alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 di Lisbona. Dopo aver pubblicato la cronaca delle giornate della nostra delegazione diocesana e avere offerto ai lettori le testimonianze dei giovani del Cammino Neocatecumenale e di alcuni giovani dell’Alta Lunigiana, concludiamo il ciclo con l’esperienza presentata da un gruppo di educatori e animatori di Azione Cattolica che, proprio a Lisbona, hanno concluso il loro percorso formativo triennale.

Siamo sei ragazze e ragazzi dell’Azione Cattolica di diverse zone della nostra diocesi che hanno partecipato alla GMG inseriti nel gruppo diocesano e, in quella realtà, abbiamo svolto il Campo Laboratorio di Comunità, cioè l’ultimo passaggio del percorso triennale di formazione iniziale per gli educatori e gli animatori dei Gruppi Pilota (in gergo associativo ‘gippì’). Dal 1989, questo cammino formativo, che fornisce gli strumenti di base a educatori e animatori delle varie associazioni di AC, si conclude con il campo Laboratorio di Comunità nel corso del quale, all’interno di un determinato territorio (quest’anno, per l’appunto, l’ambiente della GMG), vengono messe in gioco le conoscenze e le competenze acquisite. Vale la pena di sottolineare che la formazione svolge un ruolo di primo piano nel percorso associativo dell’AC e richiede tempo e dedizione da parte dei soci perché è incentrata sull’incontro e la conoscenza con Cristo. Il cuore dell’esperienza è il gruppo settimanale, luogo in cui ciascuno è chiamato a relazionarsi, sostenersi, imparare a pregare, conoscere il mondo, incontrare testimoni e fare discernimento. Nella proposta ‘gippì’, oltre ai contenuti nozionistici e alle attività esperienziali, vi è anche la cura della spiritualità del ragazzo e il suo rapporto con la Parola di Dio.

Giovani a Lisbona, diretti alla veglia di preghiera con il Papa (Foto Siciliani – Gennari/SIR)

In tal modo ogni educatore ed animatore riuscirà a guidare e a vivere assieme ai ragazzi, i dubbi, le incertezze, le scoperte e saprà rispondere alle domande di senso dei ragazzi, proponendo un cammino privo di giudizi e vicino alle loro vite anche nelle difficoltà. Il percorso verso Lisbona assieme ad altri giovani della nostra diocesi e le giornate della GMG sono stati per noi lo spazio in cui fare Laboratorio di Comunità e in cui generare cambiamenti che possano andare ad accrescere il senso di appartenenza ad un territorio e il livello di benessere di quanti vivono in quel contesto. È stata la prima volta, negli oltre trent’anni di formazione associativa, che il Laboratorio di Comunità è stato svolto al di fuori del nostro territorio e all’interno di un’altra esperienza, già piena e profonda come la GMG. Il contesto in cui ci siamo trovati a lavorare è stato complesso, ma ha permesso di creare occasioni che un normale campo laboratorio non ci avrebbe fornito. In quelle giornate – già piene di catechesi, incontri, scambi con i giovani del mondo intero – all’interno della nostra comunità abbiamo provato ad unire ancora di più una diocesi frammentata dal punto di vista storico e territoriale, creando legami con chi non si conosceva e rafforzando quelli già esistenti.

Questa esperienza ci ha aiutato a comprendere le dinamiche che si presentano all’interno delle comunità. In una realtà sociale sono presenti tanti livelli, tanti gruppi composti da persone che agiscono e si relazionano tra di loro. Per raggiungere un equilibrio tra sé stessi e l’altro e riuscire a comunicare positivamente, sono fondamentali dialogo, confronto e la giusta assertività. Grazie a questi strumenti possiamo inserirci nella realtà che viviamo, rimanendo però consapevoli della sua complessità. Infine, abbiamo sperimentato il significato del mettersi in discussione, soprattutto attraverso i feedback, per servire la comunità nel modo migliore.

Alessia Massa (San Pio X, Massa), Chiara Delmonte (Fossola),
Lisa Triani e Isabella Bardini (S. Colombano, Pontremoli), Maria Chiara Puccinelli (Covetta), Diego Bassi (seminarista in servizio presso la parrocchia Madonna del Cavatore, Bonascola).