Anche in Toscana la povertà diventa cronica

Si terrà a Massa l’incontro annuale della Delegazione Caritas regionale

Lunedì 26 e martedì 27 giugno si terrà, nella Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, l’incontro annuale della Delegazione Caritas Toscana. Si tratta di un tavolo in seno alla Conferenza Episcopale Toscana dove le Caritas delle diciassette diocesi intessono relazioni, promuovono progetti comuni, conducono azioni di formazione, implementano collaborazioni con le Istituzioni e la società civile, costruiscono comunità di pratiche.
Ad anticipare i lavori della due giorni è Marcello Suppressa, delegato regionale di Caritas Toscana, il quale ha sottolineato che: “Il lavoro della delegazione regionale si struttura grazie ad attenzioni specifiche: la promozione delle Caritas parrocchiali e l’animazione delle comunità; il welfare e la promozione umana; la mondialità e gli stili di vita”.
Gli ultimi anni hanno impegnato particolarmente i lavori della delegazione. “Il lavoro svolto di condivisione, confronto e azione, sia sul piano operativo che di supporto relazionale – spiega Suppressa – ha fatto emergere l’importanza del lavoro di squadra e del fare rete con tutti gli enti e le istituzioni presenti sul territorio. Adesso come delegazione ci stiamo movendo anche all’estero con un gemellaggio con la Turchia che abbiamo già attivato con due incontri on line tra Caritas Turchia e la Delegazione regionale. Seguirà una missione in Turchia i primi giorni di ottobre”.

Può darci qualche anticipazione sui lavori della Delegazioni che si terranno a Massa?
“La due giorni è il momento nel quale la Delegazione regionale si ritrova per fare verifica dell’anno pastorale vissuto e per fare la programmazione per quello successivo. Ci saranno momenti di carattere spirituale, affidati al Vescovo Mario Vaccari, incaricato dalla Cet per la pastorale della Carità, e momenti formativi che riprenderanno il tema del Convegno Nazionale, “Abitare i territori”.
Ad aiutarci nella riflessione anche la dott.ssa Tiziana Ciampolini, ex Responsabile dell’Osservatorio della Caritas di Torino, ed ora tra coloro che seguono S-NODI, che affronterà il tema ‘progettare la pastorale a partire dal territorio’. Infine la mattinata del 27, alla presenza dell’Assessore Regionale Spinelli, verrà convocata una conferenza stampa per presentare il rapporto sulle povertà nelle diocesi toscane 2022”.

Qual è stata la collaborazione tra Caritas Toscana e Regione Toscana per la realizzazione del report?
“La collaborazione tra Regione Toscana e Caritas Toscana passa attraverso un protocollo che sostiene la cooperazione per organizzare tavoli e coordinamenti, favorisce l’osservazione dei fenomeni sociali collegati alle disuguaglianze, rafforza e cura i flussi informativi di dati, rapporti e approfondimenti, per mettere in pratica politiche, programmi e progetti innovativi ed efficaci.
Da anni le Caritas della Toscana collaborano con la Regione Toscana, in particolare per l’osservazione dei fenomeni di povertà, attraverso la rete degli osservatori diocesani e il progetto Mirod. Contestualmente sono stati avviati importanti percorsi di formazione degli operatori e di sensibilizzazione dei giovani ai temi della solidarietà e del servizio, con particolare riguardo per i giovani più fragili.
Si è inoltre approfondita una collaborazione anche nell’ambito della risposta ai primi bisogni ed in particolare ai bisogni alimentari con azioni concrete di sostegno alle situazioni di fragilità. La presenza dell’Assessora Spinelli alla nostra presentazione del rapporto caritas, che faremo alla due giorni, rafforza questa collaborazione”.

In merito al report, cosa vuol dire povertà e quali sono le emergenze di oggi?
“Come rilevano i lavori dei centri d’ascolto Caritas, i processi d’impoverimento non si stanno solo estendendo, ma cominciano anche a cronicizzarsi, specie con riferimento a coloro che pur avendo un lavoro, non riescono a mantenersi e alle famiglie dei lavoratori precari o sommersi.
In particolare il quadro d’insieme delle problematiche raccolte evidenzia la crescita percentualmente significativa delle problematiche migratorie, collegata prevalentemente all’impegno delle Diocesi toscane nell’accoglienza di profughi in fuga dall’Ucraina e l’incremento di problemi economici, che da sempre coprono circa la metà dei bisogni incontrati dai servizi Caritas.
Inoltre con il caro energia, l’inflazione e l’innalzamento generalizzato dei prezzi, un numero sempre crescente di famiglie fatica ad arrivare alla fine del mese e questo porta ad un abbassamento ulteriore delle risorse destinate all’istruzione ed alle attività extracurricolari rivolte ai bambini ed ai ragazzi, che spesso vivono situazioni impoverimento culturale e, se non sostenuti, possono decidere di lasciare la scuola”
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Elisabetta Guenzi