I pareri legali indicano che il voto dei sindaci deve avere un “peso” proporzionato alla popolazione rappresentata
Se non ci saranno soprese, il cambio al vertice della Società della Salute avverrà soltanto a fine mese o forse ancora più in là. Sono queste le indiscrezioni che sono filtrate alla vigilia della riunione dei quattordici sindaci lunigianesi prevista per giovedì 6 aprile. Un incontro necessario per dare risposte alle tante necessità dell’assistenza sanitaria sul territorio, ma che certo potrebbe essere anche utile per cominciare ad affrontare il problema del regolamento con il quale procedere alla votazione. E possibilmente risolverlo, anche alla luce del parere legale che ha indicato che ogni sindaco porta con sé voti proporzionati alla popolazione che rappresenta. Dunque non “una testa un voto” ma voto ponderato. Sono tre i pareri acquisiti dalla Società della Salute e sono unanimi in questa direzione: quelli della direzione affari generali dell’Asl Toscana Nord Ovest, dell’avvocatura dell’Asl e della stessa SdS vanno tutti nella stessa direzione: il voto è “per quote” sulla base della popolazione residente in ciascun comune.
Un’indicazione che, se accolta dall’assemblea dei primi cittadini, dovrebbe favorire la candidatura del sindaco di Aulla Roberto Valettini, sostenuto dai colleghi del centrosinistra, Gianluigi Giannetti in primis, sindaco di Fivizzano e presidente dell’Unione dei Comuni. La sua antagonista, Annalisa Folloni, prima cittadina di Filattiera, dovrebbe poter contare sull’appoggio di gran parte dei sindaci di centrodestra dal villafranchese Filippo Bellesi al pontremolese Jacopo Ferri fino a Renzo Martelloni di Licciana, ma che con il voto ponderato potrebbero non riuscire a spuntarla.
La sensazione è che, con il rinvio dell’argomento alle prossime settimane, ci sia spazio per nuovi incontri tra le parti e possano esserci novità dietro l’angolo; in alternativa ci sarebbe una cristallizzazione della situazione e l’inevitabile conta tra i 14 rappresentanti lunigianesi. Così resta al timone della SdS quel Riccardo Varese che è presidente dalla fondazione dell’ente, in questa fase coadiuvato da Filippo Bellesi (sindaco di Villafranca, vicepresidente) e da Camilla Bianchi (sindaca di Fosdinovo). Varese, sindaco di Podenzana per tre legislature e attualmente vicesindaco, ha visto succedersi quattro direttori (prima di Marco Formato, alla guida da poche settimane, ci sono stati Mario Guastalli, Rosanna Vallelonga e Amedeo Baldi) e la sua esperienza politica gli fa dire che, comunque, i sindaci potrebbero trovare presto un punto di incontro anche in questa fase così complicata: è solo questione di tempo e Varese prevede il tutto dovrebbe maturare nel giro di poche settimane e di poter passare la mano entro il mese di aprile. Senza tuttavia dimenticare che l’attuale presidente non è in scadenza, perché il suo attuale mandato non ha esaurito i cinque anni previsti, ma si è dichiarato disponibile a lasciare la carica in caso di accordo tra i sindaci.
Quella di Roberto Valettini alla guida della SdS sembrava una presidenza ormai acquisita dagli accordi a livello territoriale, ma la mancanza di unanimità tra i sindaci e la scelta di alcuni di loro di indirizzarsi su Annalisa Folloni ha imposto una verifica delle procedure per l’elezione del nuovo presidente a maggioranza.
(p. biss.)
Che cosa sono le Società della Salute
Le Società della Salute sono state istituite in Toscana nel 2005 e nella nostra Regione attualmente ve ne sono in funzione sedici. Sono uno strumento fondamentale per l’erogazione di servizi sociali e sociosanitari: in pratica rappresentano l’altro braccio della Sanità oltre alla rete degli ospedali che sono di diretta competenza dell’Azienda Sanitaria. Ogni Società della Salute valuta i servizi da organizzare sulla base dei bisogni della popolazione, delle caratteristiche epidemiologiche della stessa e del territorio nel quale vive comprese le attività della non autosufficienza e della disabilità. Il tutto viene programmato nel Piano Integrato di Salute, l’atto con il quale vengono programmati gli obiettivi da raggiungere e i percorsi assistenziali necessari.