Fratres: c’è bisogno di sangue, l’appello per andare a donare

L’invito dal presidente provinciale Alberto Albericci

La giovane Letizia alla sua prima donazione

Le persone che donano il sangue in Toscana sono molte, ma nonostante questo non è ancora possibile far fronte a tutte le necessità. Il sangue e i suoi componenti sono indispensabili alla vita, essenziali nei servizi di primo soccorso, fondamentali per moltissime terapie tra le quali quelle oncologiche, necessari in chirurgia e nei trapianti. La disponibilità di plasma, sangue e piastrine è un patrimonio collettivo di solidarietà del quale ognuno di noi potrebbe avere bisogno nella propria vita. Lo ricorda anche il presidente provinciale della Fratres, Alberto Albericci, che sottolinea come il nostro Paese “stia risentendo di una generale carenza di farmaci ed in particolare dei plasma derivati. Il 2022 che si è appena concluso, è andato male nella raccolta del plasma in campo nazionale. Dai dati riportati del CNS ne sono stati raccolti 842.949 kg, circa 20.000 kg in meno, il calo in percentuale è stato del 2,3% .Sono più bassi anche del 2020, quando i mesi del lockdown si erano abbattuti con effetti negativi sulla produzione dei farmaci salvavita su tutto il sistema sanitario nazionale. La causa principale del crollo della raccolta è conducibile all’andamento dell’epidemia, alla variante Omicron”. Questi numeri allontanano ulteriormente l’obiettivo dell’autosufficienza per il plasma e questo ci espone a molti rischi. “Per soddisfare il fabbisogno di medicinali plasma derivati – evidenzia il presidente Fratres – l’Italia è costretta a rivolgersi al mercato estero principalmente dagli Stati Uniti. Questo ha comportato da un lato un aumento dei prezzi di questi prodotti, dall’altro il rischio che in futuro sarà difficile reperire farmaci utilizzati largamente in terapie salvavita”. Anche in Toscana stiamo arrancando nella raccolta di plasma che è stata negativa con 6.585 kg in meno rispetto al 2021, mentre per la raccolta del Sangue intero è andata meglio con 7.762 in più. Per questo Albericci, a nome della Fratres di Massa Carrara, invita “tutte le persone in buona salute dai 18 ai 65 anni a recarsi nei Centri trasfusionali più vicini,perché in questo momento è estremamente importante la collaborazione di chiunque sia in grado di donare sangue e plasma. Ci auguriamo che il miglioramento del Centro trasfusionale di Pontremoli, una struttura ampliata e più comoda, possa stimolare i cittadini donatori”. (r.s.)

La tabella con i dati della raccolta sangue dei gruppi Fratres della provincia nel 2022
La tabella con i dati della raccolta sangue dei gruppi Fratres della provincia nel 2022

Numeri in calo in Provincia anche per la diminuzione del personale medico

Nella nostra Provincia la Fratres ha raggiunto le 2.417 donazioni, suddivise in 1.886 di Sangue Intero e 531 di Plasma. “Fortunatamente – sottolinea Albericci – la generosità dei nostri donatori non è mai venuta meno ed abbiamo contribuito egregiamente nonostante le ben note di difficoltà legate al territorio”. Le donazioni sono così distribuite: Bagnone 218, Filattiera 351, Massa 276, Mulazzo 327, Pontremoli 894, Villafranca 278 e Zeri 73. Dai dati relativi ai Centri Trasfusionali della nostra Provincia risultano raccolti a quello di Pontremoli 2.225 donazioni di sangue, al Centro Trasfusionale di Fivizzano 2.117 mentre a quello del NOA Massa 7.763. Per un totale di 12.105 donazioni. Risultati che fanno lanciare ad Albericci un grido d’allarme “Una situazione sul nostro territorio penalizzante dove si fatica a crescere, abbiamo perso 1.439 donazioni rispetto al 2021.Occorre tornare ai livelli pre-Covid”. E il presidente provinciale Fratres pone l’accento sulle difficoltà delle strutture sanitarie “nonostante l’impegno che viene messo in campo ogni giorno dai donatori, che hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei pazienti, anche i servizi trasfusionali devono fare i conti con una grave carenza di personale medico che incide inevitabilmente anche sull’attività di raccolta, cosa che sta avvenendo anche nella nostra ASL 1. è impensabile mantenere le normali attività riguardanti i Centri Trasfusionali afferenti al SIMT delle Apuane, con il personale dimezzato”.