Ottobre se ne va, ma il 2022 resta “sui generis”

Non si è vista una svolta radicale sotto il profilo meteo neppure al cambio di testimone fra ottobre e novembre. Qualche pioggia è arrivata, la tramontana ha provato ad alzare la voce un giorno, ma senza scalfire l’andazzo che ha distinto quasi tutti i mesi di un anno, giunto ormai al suo undicesimo capitolo, di cui è arduo trovare il simile nel passato anche più remoto. Ecco, in breve, a precedere il riassunto di ottobre, come è andata la prima settimana di novembre. La festa dei Santi non è riuscita a raccogliere l’eredità radiosa di fine ottobre: il cielo ha messo il broncio, è ricomparsa la foschia e una pioggerella ha bagnato il suolo intorno alle ore 15-16. Nubi basse e deboli piogge intermittenti non sono mancate mercoledì 2, mentre la nebbia è comparsa a tarda sera.
Copione simile pure giovedì 3, ma con qualche parziale schiarita a metà giornata e poi, dalle ore 20, successione di forti rovesci, esauritisi nella notte di venerdì 4. Isolati rovesci si sono ripetuti a sera prima del miglioramento del sabato quando la sveglia l’ha data la tramontana, finalmente un tantino gagliarda. Il vento da Nord, asciutto e fresco, ha avuto giusto il tempo di ricreare l’ambiente restituendo un orizzonte nitidissimo: quietatosi entro sera, ha permesso alla temperatura un sensibile calo nella notte di domenica con locali brinate e rugiada copiosa al primo mattino. Sempre il 6, la limpidezza è rimasta quasi intatta, anche se le prime tenui velature di cirri hanno preso a rigare il cielo. Lunedì 7 alle nubi alte si sono aggiunti gli stratocumuli, che hanno in parte nascosto il sole e annunciato l’incipiente avanzare di una perturbazione.
La sintesi dell’ottobre 2022, annunciata anch’essa dall’anomalo svolgersi del mese, vede la conferma delle anticipazioni delle scorse settimane. La temperatura, in media, ha stabilito nuovi e netti primati soprattutto al Nord Italia, in parte al Centro e in molti Paesi centro-occidentali europei. Anche a casa nostra, il precedente record dell’ottobre 2018 (che a sua volta aveva superato quelli del 1988 e del 2013) non è stato superato di stretta misura, bensì di 1,1°C: 16,8°C l’ottobre 2022 contro i 15,7°C dell’ottobre 2018. La norma di ottobre sarebbe 13,6°C, perciò l’eccesso è stato di ben 3,2°C. La decade che ha visto lo scarto positivo più anomalo è stata la terza, quando le temperature hanno fatto registrare surplus di 4-5°C qui da noi, ma altrove, sia in Italia che all’estero, anche di 6-8°C! La frequente presenza dell’anticiclone, peraltro, non ha garantito un tempo sempre bello: l’indice di nuvolosità è stato sì inferiore alle attese, ma in passato si sono viste ottobrate anche migliori dal punto di vista dello stato del cielo. I giorni di cielo sereno sono stati 12, ma furono 14 lo scorso anno e nel 2017, ben 17 nel 1989 e 18 nel 1978. Ne fa fede il totale di eliofania (174,2 ore), che si è inserito non più su del settimo posto fra i mesi di ottobre più soleggiati dal 1994. Quanto alla pioggia, nota dolente, questi i miseri totali che non hanno bisogno di commenti: 17,8 mm a Pontremoli (quarto ottobre più asciutto dal 1878), 73,0 a Villafranca (grazie ai rovesci dei gg 22 e 25, ivi più intensi e prolungati), 14,8 a Gragnola e 1,8 a Massa, ottobre più asciutto conosciuto per il capoluogo apuano.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni