
Il libro dello chef Alessandro Morelli, vince la 17a edizione del Premio

“Non so cosa dire… davvero non me l’aspettavo. Grazie davvero a tutti, in primis al mio editore e a tutti quelli che hanno creduto in questo libro”, ha provato a nascondere dietro l’ironia la grande emozione e la grande soddisfazione per la conquista del 17° Premio Bancarella Cucina, lo chef Alessandro Morelli che con il suo “Il sapore dei sogni“ (Tarka editore) ha appena ricevuto la statua del San Giovannino di Dio, simbolo della vittoria del Premio. Un successo maturato dopo una “lunga battaglia” fatta di sorpassi e controsorpassi, con la notaio Sara Rivieri che leggeva i voti espressi nelle 61 schede pervenute, ognuno delle quali esprimeva tre preferenze. Dopo un lungo momento di equilibrio, solo nella fase finale dello scrutinio si è capito che il libro dello chef toscano stava prendendo il largo fino alla consacrazione con 38 voti complessivi. Questi i voti raccolti dagli altri cinque libri finalisti: “Confesso che ho mangiato“ di Davide Polini (Giunti) ha ottenuto 33 preferenze, a chiudere il podio, con 31 voti, “Guadagnarsi il pane“ di Luca Clerici (Luni editrice). A seguire “Custodi del vino“ di Laura Donadoni (Slowfood) 28 preferenze, “Come riconoscere i vini“ di Jacopo Mazzeo (Newton Compton) 27 voti ed infine “Menu risorgimento“ di Collettivo Cougnet (Linkiesta) con 23 preferenze. Ma prima del computo delle schede, la manifestazione si è incentrata sull’abituale tavola rotonda di confronto tra gli autori finalisti, condotto con spumeggiante allegria da Luca Veroni che ha sostituito in maniera egregia la giornalista Maddalena Baldini che purtroppo non ha potuto partecipare. Un momento di dibattito in cui Morelli ha potuto raccontare la genesi del suo libro “nel mezzo della pandemia, quando il mio ristorante era chiuso invece di affossarmi sul divano davanti alla televisione ho invece deciso di provare a dare vita a questo progetto a cui sono molto legato”. Un libro che racconta quarant’anni di vita e di cucina e in particolare, tra i maestri, Morelli ha voluto citare Angelo Paracucchi “che proprio qui vicino, nel comune di Sarzana, con il suo ristorante ha dato vita ad una delle più importanti rivoluzioni della cucina italiana degli anni ‘70”. Ma tutta la tavola rotonda ha dato il modo di affrontare, da vari punti di vista, un’appassionata riflessione sul mondo della gastronomia e della cucina. Dimostrando che spesso, dietro i piatti, gli incontri, si nasconde la grande storia e la tradizione di un territorio e di un paese. All’inizio della manifestazione ha portato i suoi saluti il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, che ha ricordato il legame indissolubile tra il Premio Bancarella e la città di Pontremoli, ricordando la sempre maggiore importanza che sta ricoprendo l’ultimo nato della famiglia, ovvero il Bancarella Cucina “che comunque ormai è quasi pronto a raggiungere la maggiore età. Dimostrando che ha saputo crearsi un suo spazio e una sua importanza”. In chiusura della manifestazione il sindaco ha raccolto l’invito dello scrittore finalista Paolini di provare a realizzare un convegno che ricordi lo scomparso Angelo Paracucchi. Con Bancarella Cucina si chiude la stagione dei Premio per il 2022. Appuntamento per il 2023, con, come primo appuntamento come di consueto, con il premio Bancarellino che abitualmente si tiene a maggio. (r.s.)