Cultura e volontariato al centro delle proposte di formazione della diocesi

Il vescovo e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale hanno firmato l’accordo sul PCTO

Il vescovo fra’ Mario Vaccari firma l’accordo per il percorso di competenza trasversale e di orientamento tra la Diocesi e l’Ufficio Scolastico Provinciale

Diocesi e istituzioni scolastiche alleate per la formazione delle future generazioni. È questo il senso del patto che è stato sottoscritto la scorsa settimana tra il vescovo Mario e la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Donatella Buonriposi. Le firme al protocollo di intesa triennale sono state poste nei locali dell’ex Provveditorato agli studi. In base a questo progetto, la diocesi potrà realizzare percorsi per l’acquisizione di competenze trasversali e per l’orientamento – quelli che in gergo si indicano con la sigla PCTO (percorso di competenza trasversale e di orientamento) – e metterli così a disposizione degli istituti scolastici.
Con il vescovo fra’ Mario, al momento della firma, erano presenti il vicario generale don Marino Navalesi, il direttore dell’ufficio scuola, Walter Fiani, ed altri collaboratori. Fiani ha precisato che il “protocollo intende promuovere la collaborazione, il raccordo ed il confronto tra il sistema educativo di istruzione e formazione al fine di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti nel settore di riferimento; coniugare le finalità educative del sistema dell’istruzione e istruzione e formazione professionale in raccordo con le esigenze del mondo produttivo del settore, nella prospettiva di una maggiore integrazione tra scuola e lavoro”. Il vescovo, soddisfatto dell’obiettivo raggiunto, ha poi sottolineato l’impegno che la scuola e la diocesi condividono nell’educazione delle nuove generazioni.
“Come Chiesa – ha detto fra’ Mario – abbiamo accolto con gioia l’intesa con l’USP dando così concretezza all’incontro, avvenuto di recente, con tutti i dirigenti scolastici i quali hanno condiviso difficoltà, attese e speranze che attraversano il mondo della scuola e che si uniscono a quelle delle famiglie e della Chiesa. Papa Francesco ha lanciato due anni fa il patto educativo globale, accompagnato dall’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente”.

La dirigente Donatella Buonriposi firma l’accordo tra la Diocesi e l’Ufficio Scolastico Provinciale

La Chiesa, maestra di umanità, da sempre pone al centro della sua attività l’impegno e la collaborazione per unificare gli sforzi in un’ampia alleanza educativa al fine di formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per una umanità più fraterna. In concreto, il protocollo permetterà ai giovani studenti di scoprire l’attività della Chiesa in molteplici campi.
Verranno infatti attivate iniziative di informazione al fine di rendere i percorsi formativi quanto più connessi alle mutevoli esigenze del mondo del terzo settore, della cultura e della promozione. Inoltre l’accordo prevede che siano formulate proposte congiunte per favorire la programmazione, da parte delle Istituzioni scolastiche, nell’ambito della flessibilità organizzativa, gestionale e didattica derivante dall’autonomia, di specifiche attività volte ad integrare l’offerta formativa per favorire l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze degli studenti in diversi ambiti.
Pensiamo, per fare un esempio, al settore artistico-storico-culturale: il cospicuo patrimonio di biblioteche, opere d’arte, libri di cui dispone la nostra diocesi può favorire lo sviluppo di competenze specifiche. Oppure, nell’ambito del servizio alla persona, possono essere proposte esperienze nei vari centri di ascolto e di accoglienza, le mense dei poveri, la rete di solidarietà a sostegno delle persone deboli o in difficoltà.
“La priorità – ha concluso il Vescovo – è di lavorare insieme, rimboccandosi le maniche, per aiutare i giovani a diventare adulti e ad inserirsi nella società con dei valori forti. Ringrazio l’Istituzione scolastica per la fiducia. Il nostro intento non è confessionale; vogliamo mettere a disposizione della scuola il patrimonio culturale e di relazioni della Chiesa, che costituiscono un tesoro prezioso per la società tutta”.