Regno Unito: Rishi Sunak primo politico di origini indiane premier a Downing Street
Rishi Sunak, nuovo premier britannico (Foto ANSA/SIR)

“Non c’è dubbio che quello di cui ha bisogno il Regno Unito, in questo momento, sia di rientrare nel mercato unico europeo e nell’unione doganale. Soltanto questa via porterebbe il Paese fuori dal caos economico e riparerebbe i danni fatti alla sua reputazione internazionale dalle precedenti gestioni di Boris Johnson e Liz Truss. Non sono sicuro, però, che Rishi Sunak, il nuovo leader Tory, che diventerà presto premier, avrà il coraggio di percorrere questa strada anche se sono molto contento che sia stato eletto. Certo è l’unico politico, in questo momento, in grado di garantirci un governo stabile del quale abbiamo disperatamente bisogno”. Con queste parole Clifford Longley, commentatore cattolico per la Bbc, commenta l’elezione di Rishi Sunak, 42 anni, a guida del partito conservatore e a primo ministro, il primo premier di origini indiane e di religione indù della storia del Regno Unito. Secondo Longley, Sunak avrebbe alti standard di moralità, dimostrati, per esempio, quando è stato tra i primi a togliere il sostegno all’ex premier Boris Johnson, colpevole di aver organizzato festini a Downing Street in violazione delle norme Covid. Carriera nell’alta finanza alle spalle, ha dimostrato grande competenza da ministro di Finanze e Tesoro, durante la pandemia.

Sembrerebbe, quindi, che nelle sue mani il partito conservatore e il Paese siano al sicuro, ma resta il dubbio se potrà riuscire nell’intento di riparare gli enormi danni fatti negli ultimi mesi da chi lo ha preceduto nell’incarico.
A fallire nella guida del Paese, infatti, non è stato solo Boris Johnson. Anche Liz Truss, che lo ha sostituito, si è dimostrata incapace di andare oltre l’ideologia di destra che la caratterizza: così, il piano finanziario messo a punto con i suoi collaboratori è stato bocciato dai mercati, dove contano le cifre e la credibilità. Stanno in tal modo venendo al pettine i nodi legati alla Brexit”, spiegano gli esperti. Era stata promessa la salvezza del sistema socio-politico britannico dall’invadenza della Ue ed invece è accaduto proprio l’opposto: è stata messa a rischio la stabilità finanziaria del Regno Unito, lasciando ai cittadini un conto salatissimo da pagare.
Sempre secondo Longley, resta però alta la possibilità che la Gran Bretagna vada a breve alle elezioni generali perché “Rishi Sunak ha così tanti ostacoli da superare che è possibile che qualcuno di essi diventi insormontabile”. “La maggior parte dei britannici si vergogna per le aggressioni e le liti a Westminster e il deterioramento della politica provocato dai conservatori – conclude – e con Rishi Sunak, che sarà un premier intelligente, di buon senso, moderato, spero che possiamo lasciarci alle spalle lo spettacolo indecoroso degli ultimi giorni”.     (Agensir)