Tutti possiamo accedere alla santità se costruiamo un mondo migliore
Domenica 3 luglio è stata celebrata la festa di San Pietro ad Arpiola di Mulazzo, dopo due anni di restrizioni per la pandemia. Al mattino, nella chiesa parrocchiale, si è svolta la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vicario parrocchiale don Giovanni Poggiali, con la presenza del seminarista Raffaele che presta servizio nel Mulazzese e che ha coordinato il servizio liturgico svolto dai giovani ministranti. Era presente anche il direttivo dell’ANSPI San Giuseppe, associazione che ha organizzato la sagra ricreativa e che svolge numerose attività durante l’anno.
“Là tutti siamo nati”
La S. Messa celebrata il 29 giugno nel luogo dove sorgeva l’antica chiesa di San Pietro ad Arpiola
Mercoledì 29 giugno, giorno della festa liturgica dei Santi Pietro e Paolo, le due colonne portanti sulle quali è stata fondata la Chiesa, Arpiola ha festeggiato solennemente la ricorrenza, nei pressi dei resti dell’antico muro della chiesa “Sancti Petri ad Pisciulam”, nel “rione” di San Pietro, ubicato proprio lungo l’Autostrada della Cisa. Il parroco, che proprio quel giorno celebrava i suoi 23 anni di sacerdozio, ha esortato i fedeli ad accrescere sempre più la fede in Gesù Cristo e ad essere suoi seguaci, come ebbero fatto appunto San Pietro e San Paolo, non lasciandoci mai travolgere dalla desolazione, dalla fatica, dai problemi, ma risorgendo continuamente giorno dopo giorno, con Lui.
Proprio come l’antico muro della chiesa “Sancti Petri ad Pisciulam”: se è vero che non esiste più l’edificio della chiesa, ci sono ancora oggi i fedeli della frazione di Arpiola, che sono la Chiesa vivente, che giorno dopo giorno, anno dopo anno, portano avanti quella Fede che i nostri padri hanno tramandato fino a noi e che noi dobbiamo continuare ad annunciare a tutti. A rimarcare quanto sopra, è stato ricordato proprio lo slogan del vescovo emerito mons. Giovanni Santucci, che istituì la veglia di Pentecoste presso i resti dell’antica cattedrale di Luni: “Là tutti siamo nati”, a ricordo dell’origine della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli e che il compianto parroco di Arpiola, don Sergio Biasini, riproponeva tutti gli anni proprio nel giorno di questa festa liturgica dei Santi Pietro e Paolo. La solenne benedizione, per intercessione dei Santi Pietro e Paolo, ha concluso la Celebrazione che di certo resterà nel cuore di ciascuno. (M.C.)
La processione del 3 luglio ad Arpiola
Durante l’omelia don Giovanni, prendendo spunto dal brano del Vangelo della domenica, “dei 72 discepoli inviati ad annunciare il Vangelo”, ha rimarcato sulle modalità di seguire Cristo, non preoccupandosi delle cose terrene, ma fidandosi di Lui e mettersi nelle sue mani, perché saremo giudicati per le cose fatte per il prossimo e per l’annuncio del Vangelo sotto la Sua guida, e non per i nostri interessi materiali e terreni. Inoltre Gesù è misericordioso e ci perdona se noi cerchiamo il suo aiuto, proprio come ha fatto San Pietro, che nonostante il rinnego per tre volte, ha riconosciuto il Cristo e Gesù lo ha messo a fondamento della Chiesa Universale.
Alla sera sono poi stati celebrati i Vespri solenni presieduti da don Tommaso Forni, con la presenza del parroco don Marco, del vicario parrocchiale don Giovanni e di don Vito; non ha potuto partecipare mons. Silvani, impossibilitato per impegni sopraggiunti. Erano presenti il vicesindaco Riccardo Gussoni in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il capo gruppo dell’opposizione, Giorgio Santi, il maresciallo della Stazione Carabinieri Damiano Novetti, il direttivo ANSPI e la Ven. Misericordia di Mulazzo. Durante l’omelia, don Tommaso, ha rimarcato il tema della santità, del fatto che tutti noi possiamo accedere alla santità, nella misura in cui ci impegnano all’edificazione di un mondo migliore, all’evangelizzazione della buona novella e nella misura in cui sapremo riconoscere il Cristo, nel nostro fratello che ci chiede aiuto, che soffre, che è ammalato o che è tribolato. Non preoccupiamoci dei nostri sbagli umani in cui a volte possiamo cadere, ma cerchiamo sempre il perdono e la misericordia del Padre, certi che lui ci ama sempre ed indistintamente. Anche San Pietro, uomo semplice e umile, ha commesso i suoi errori, però la sua profonda Fede in Cristo, gli ha permesso di pronunciare quella meravigliosa preghiera che tutti noi dovremmo fare sempre più nostra: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente” e Gesù: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno sopra di essa…”
Al termine si è svolta l’attesa processione per le vie del paese; al rientro in chiesa la giornata si è conclusa con la solenne benedizione eucaristica. Il parroco, don Marco, al termine ha ringraziato tutti i fedeli intervenuti, le autorità civili e militari, le associazioni di volontariato e tutte le persone che hanno organizzato e preparato nel migliore dei modi questa festa tanto cara e sentita dagli Arpiolesi. Un ringraziamento speciale al Circolo ANSPI che ha organizzato la sagra nelle serate di venerdì e di sabato nel parco parrocchiale, riscuotendo un ottimo successo. L’appuntamento è ora al prossimo anno, cercando di migliorare sempre, per rendere ancor più solenni queste celebrazioni in memoria dei nostri Santi, esempio di vita cristiana per ciascuno di noi.