Anche per Alessio, Giorgio, Samuele, Raffaele, Diego e Lijith dopo un anno di vita comunitaria è arrivato il “tempo del riposo”
La solennità della Madonna del Popolo di Pontremoli, lo scorso 2 luglio, ha “segnato” anche l’ultimo impegno liturgico per sei seminaristi della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. Ora per Alessio, Giorgio, Samuele, Raffaele, Diego e Lijith, dopo un anno di vita comunitaria, è arrivato – puntualmente – il momento di pensare e di organizzare il “tempo del riposo”. L’estate non vuole dire, infatti, che si conclude o si mette tra parentesi, il cammino educativo e che è possibile per un momento smettere di essere ciò che si è.
Il seminarista non è uno studente che interrompe la scuola e diventa un giovane in vacanza. Lo “status” di seminarista permane, anche senza la partecipazione alle lezioni o alla vita comunitaria, e nei mesi estivi si espliciterà in forme diverse, in base alla personalità e al percorso formativo di ciascuno. E allora, nel concreto, come vivranno le “vacanze” i seminaristi della nostra diocesi?
Abbiamo chiesto loro di condividere qualcosa di sé con tutti i lettori e con chi li “supporta” e, soprattutto, prega per loro e per la loro formazione e per la loro delicata missione.
“Dopo un anno trascorso a Pisa – hanno raccontato – insieme a compagni di Livorno, Pisa, Lucca e Pescia, dietro a libri, celebrazioni, preghiere e incontri, ora arriva il meritato ‘tempo del riposo’: o meglio il tempo per dedicarsi a pellegrinaggi, campi estivi e incontri formativi. Alcuni di noi parteciperanno a ritiri e corsi di esercizi spirituali, che si sommano a quelli organizzati dal Seminario e previsti a settembre. Altri si dedicheranno all’animazione a contatto con i giovani e ovviamente alla preghiera. Questo perchè l’estate è tempo per ‘ricaricare le pile dello spirito’ e prepararsi al nuovo anno con rinnovato vigore, fortificando i cardini della vita spirituale”.
Raffaele, che ha concluso il terzo anno di corso allo Studio Teologico Interdiocesano di Pisa, si appresta a tornare nella sua città natale: Ancona. Non prima, però, di aver incontrato i giovani dell’Unità Pastorale di Mulazzo, dove ha prestato servizio per un anno. Un altro compito che svolgerà durante l’estate è quello del “fratello” ad un corso di esercizi spirituali di Sant’Ignazio. Tale ruolo consiste nell’aiutare le guide e gli esercitanti negli aspetti più pratici degli esercizi, per garantire un clima di raccoglimento e di preghiera ai partecipanti.
Samuele, compagno di classe di Raffaele, ha da tempo organizzato il “camino di Santiago”: insieme ad alcuni amici, avrà modo di affrontare le difficoltà e condividere le soddisfazioni con tanti altri pellegrini sulle orme di San Giacomo. Anche lui residente in un’altra regione, approfitterà dell’estate per trascorrere un po’ di tempo con la sua famiglia che vive a Piacenza.
Anche Lijith non è nativo della Toscana; la sua estate trascorrerà tra campi estivi con i ragazzi, esercizi spirituali e attività parrocchiali nell’unità pastorale della Valle del Taverone. Lijith, come Raffaele e Samuele, è membro della fraternità sacerdotale “Opus Mariae Matris Ecclesiae”.
L’estate, per loro, è quindi anche il momento di sviluppare l’apostolato della fraternità attraverso incontri e ritiri per giovani.
Giorgio, della parrocchia del Monte a Massa, concluso il quarto anno di studi, parla dell’estate come un periodo durante il quale è possibile ripensare all’anno trascorso e scoprirne ancora più a fondo i motivi di gratitudine. Egli, nella calma di un ritmo diverso da quello del seminario, intravede un periodo intenso di relazioni, popolato di volti, incontri e amicizie antiche e nuove che riempiono il cuore di gioia. Le attività a cui si dedicherà principalmente saranno i campi di servizio e campi di formazione – in particolare con i ragazzi del Reparto del gruppo AGESCI Massa 2 – nonché tante escursioni sulle amate Alpi Apuane.
Per Alessio della parrocchia di Montignoso e Diego della parrocchia di Castagnola, che hanno concluso rispettivamente il quinto ed il secondo anno di corso, si prospetta un’estate colma di incontri con i ragazzi. In particolare saranno impegnati come educatori nei campi estivi dell’Azione Cattolica diocesana.
A tutti e sei auguriamo un’estate densa di incontri, esperienze e amicizie, sull’esempio di Cristo, che coglieva ogni occasione, anche feste e banchetti, per testimoniare l’avvento del regno e la necessità della conversione. E poi a settembre si ripartirà: inizia un nuovo anno e si accorcia il cammino per raggiungere il sacramento dell’Ordine sacro!