Taglio del nastro alla presenza del presidente regionale Eugenio Giani
Giovedì 20 luglio a Gragnola è stato tagliato il nastro dell’inaugurazione della Casa della Salute, che presto, ha annunciato il governatore Eugenio Giani, presente alla cerimonia, prenderà il nome, come tutte le altre della Toscana, di Casa di Comunità. I locali sono stati ricavati al piano terra della vecchia scuola elementare, ristrutturati e arredati con finanziamenti della Fondazione della Cassa di Risparmio della Spezia, del Comune di Fivizzano, dell’Asl. Intitolata al medico Gian Antonio Terenzoni, che nel XVIII secolo fu docente presso l’Università di Pisa, ospiterà i medici di base, la guardia medica, l’assistente sociale, un centro Cup e uno per i prelievi di sangue, a servizio anche della popolazione della Valle dell’Aulella. Sarà possibile usufruire anche di visite specialistiche, secondo una calendarizzazione che verrà stabilita dall’Asl. “Una risposta concreta alle esigenze della popolazione, secondo un nuovo modello di organizzazione territoriale dei servizi che riguarda tutta la Toscana, che ha come riferimento anche il rafforzamento degli ospedali periferici, come dimostra l’inaugurazione (avvenuta nella stessa mattinata) della Tac di ultima generazione presso quello di Fivizzano”. Parole di Giani, ribadite dalla direttrice dell’Asl Letizia Casani, dal direttore dei presidi ospedalieri Ermanno Biselli, dall’assessore regionale Simone Bezzini, che hanno partecipato al taglio del nastro con il consigliere Giacomo Bugliani e il direttore della SdS Lunigiana Amedeo Baldi. A dare inizio alla cerimonia è stato il sindaco Gianluigi Giannetti, che ha ringraziato quanti hanno collaborato al raggiungimento di questo importante risultato e, poi, ha invitato don Alexander Faje ad impartire la benedizione. Erano presenti anche il sindaco di Aulla Roberto Valettini, il sindaco di Casola Riccardo Ballerini, la sindaca Annalisa Folloni di Filattiera e Rosanna Vallelonga (ex direttrice della SdS, coinvolta nella vicenda Serinper e recentemente reintegrata nella Società), alla quale non sarebbe stato inopportuno rivolgere un ringraziamento per quanto si è adoperata per questa Casa della Salute e che era favorevole ad una struttura simile anche nel fivizzanese, considerata la complessa morfologia del territorio comunale.
Andreino Fabiani