Primavera in arrivo… con freddo invernale

Un’altra stagione è volata ed è tempo di bilanci, di febbraio e di tutto il trimestre invernale. Nell’ultima settimana veloci sistemi frontali, diretti verso sud, hanno recato brevi fasi di nuvolosità, più accentuata tra giovedì 24 e venerdì 25; venerdì non è mancata qualche precipitazione. Discrete nevicate si sono avute sulle Alpi Apuane e sul crinale appenninico a SE del Lagastrello. Prima e dopo, ha dominato il cielo terso, ma con clima più mite e favonico il 22-23 e più freddo, invece, da sabato in avanti.
Martedì, avvio di marzo e del trimestre primaverile, nonostante il sole, si è avvertito quanto l’aria si sia fatta più fredda. Ed ecco la pagella di febbraio, il quale, per il quarto anno consecutivo dopo l’edizione rigida 2018, ha mantenuto connotati più che gradevoli. Con una temperatura media di 7,2°C, va ad inserirsi in 12.ma posizione (pari merito con il febbraio 1997 e 2016) fra i più miti degli ultimi cento anni. Allo scarto superiore alla norma di 1,6°C, hanno contribuito le temperature massime (+2,4), mentre le minime non si sono discostate troppo dai canoni trentennali di riferimento (+0,8).
La stagione invernale 2021-22, per concludere l’ambito termico, si situa al 7° posto per mitezza.
La nuvolosità si è aggirata su valori contenuti e il sole ha potuto ‘presenziare’ una ventina di ore in più delle attese, sulla scia di quanto accaduto in dicembre e gennaio. Le precipitazioni si sono ripartite in tutte le decadi, concentrandosi però a metà della seconda e risultando pari al 50-70% del normale; un poco in deficit appaiono anche nel tratto più sud-orientale della provincia, dove l’apporto del 25 è risultato consistente quasi quanto quello dei giorni 14 e 15. In totale, 75,2 mm a Pontremoli-Verdeno, 99,2 a Villafranca-Ghiaione, 72,6 a Gragnola e 85,2 a Massa. Apporti simili si erano misurati in gennaio, più scarsi solo lungo la fascia costiera, mentre dicembre era stato ben più piovoso, sia in quantità che in frequenza, in qualche sito superando persino la norma. Sommando le precipitazioni dal 1° dicembre al 28 febbraio, il trimestre invernale ha dispensato: 335,8 mm a Pontremoli, 393,0 a Villafranca, 337,6 a Gragnola e 292,2 mm a Massa.
Se questo trimestre, in media, irrora di circa 450-500 mm il fondovalle lunigianese e la costa apuana di 350-380, quelli dell’inverno appena concluso non sono notevoli apporti per zone piovose come la nostra, ma neppure disprezzabili rispetto alla siccità marcata di altre aree del Nord. Eppure, è capitato perfino di leggere, venerdì scorso, 25 febbraio, in un articolo di cronaca lunigianese di un quotidiano locale, che in Lunigiana, negli ultimi tre mesi, non è mai piovuto! Vi sono state, in passato, stagioni invernali di gran lunga più asciutte di quella del 2021-22 (e non sarebbe un breve elenco), su tutte l’inverno de 1980-81, lungo, rigido e secco al Nord Italia, e nevoso, invece, lungo il versante adriatico dalle Marche fino al Meridione.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni