
Verso le comunali. Sembra quasi certa la presenza di due sole liste a contendersi la successione a Lucia Baracchini

Jacopo Ferri ed Elisabetta Sordi. Il nome del prossimo sindaco di Pontremoli verrà fuori da uno di questi due candidati, a meno di clamorosi, ed ormai poco probabili, colpi di scena dell’ultima ora in vista della imminente chiusura per la presentazione delle liste (le ore 12 del 4 settembre). Sembra quindi che si prospetti un “tradizionale” scontro tra centrodestra e centrosinistra senza la presenza di altre liste, più o meno di “disturbo”, in vista del voto che si terrà il 3 ed il 4 ottobre prossimi. La prima compagine a sciogliere l’enigma sul nome del proprio candidato è stato il centrodestra, individuando in Jacopo Ferri il proprio rappresentante. Un nome importante che del resto era stato da subito indicato tra i “papabili” anche se qualche tentennamento non è mancato, nel corso delle settimane che hanno preceduto la scelta. In particolare dopo l’endorsement arrivato dalla senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni (“a Pontremoli non imponiamo niente a nessuno – disse il senatore in occasione di un incontro presso il teatro della Rosa – ma Jacopo non ha grosse alternative, ne va dell’interesse della città. Sarebbe un bel gesto di continuità con suo padre che molto ha dato a questo territorio”), lo stesso Jacopo provò a schernirsi evidenziando che nulla ancora era deciso e che si stava valutando ad ampio raggio sul potenziale candidato.

Alla fine la scelta è andata probabilmente sul candidato che garantisce una maggiore solidità della coalizione (infatti, tra gli altri papabili, c’era il nome del fratello Cosimo ma la sua posizione, nell’ambito del centrosinistra con la sua appartenenza ad Italia Viva, rischiava di creare tensioni interne) oltre che una decisa continuità con l’attuale amministrazione Baracchini di cui, in consiglio comunale, ha sempre svolto il ruolo di capogruppo di maggioranza. “È un onore così grande – sottolinea Ferri – da non esserci ‘motivo‘ (pur sacrosanto) o diversa ‘visione politica’ (legittima) o ‘fatiche’ (inevitabili) che possano giustificare una indisponibilità. Accetto quindi volentieri questa sfida, certo del sostegno e dell’amicizia di tanti amici, dell’affetto della mia famiglia e della forza che mi deriverà da chi ci guarda dall’alto”. Come ormai tradizione la lista avrà il nome di “Cara Puntremal” e dovrebbe vedere la candidatura di molti attuali consiglieri “tutti gli attuali consiglieri possano restare – evidenzia Ferri – Poi è normale che ci possano essere rinunce e nuove entrate, ma anche ruoli nuovi per coloro che in questi cinque anni non erano in Consiglio ma hanno collaborato attivamente”. Ma tra questi non dovrebbe esserci il nome della sindaca uscente, Lucia Baracchini, che, da noi contattata, pare decisa a non ricandidarsi come consigliere.

Alla candidatura del centrodestra ha poi risposto, a breve il centrosinistra con il nome di Elisabetta Sordi. Anche in questo caso era uno dei nomi più gettonati, ed è stato ufficializzato nel corso di una conferenza stampa dalla stessa Sordi e dal consigliere di minoranza Umberto Battaglia. “Questo progetto che oggi ci vede uniti – ha evidenziato Battaglia – è iniziato sui banchi della minoranza. Dove, specie in questi ultimi due anni, ci ha visto opporci in maniera compatta contro l’amministrazione Baracchini. Un’amministrazione di cui non condividiamo non solo la politica, ma anche l’azione amministrativa con una metodologia fatta solo rispondendo ai bisogni dei singoli, con risposte quasi clientelari, senza un progetto per il bene complessivo della città”.

Concetti condivisi dalla candidata sindaca “questo è il primo passo di un progetto complessivo che vuole riportare il cittadino al centro dell’azione amministrativa. è impensabile che in un momento di trasformazione epocale dopo due anni di pandemia e in presenza di opportunità di sviluppo con risorse dall’Europa che sono irripetibili, Pontremoli resti chiusa nel palazzo del potere, incapace di sviluppare progetti di cambiamento. Oggi – continua la Sordi – i grandi progetti per ripartire si basano su un territorio che sa muoversi come sistema, con i protagonisti che sanno fare squadra, con una Lunigiana che deve risolvere complessivamente i problemi annosi del lavoro, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, della solidarietà, del rilancio del turismo. Non possiamo farlo da soli ed è impensabile che la destra che negli ultimi dieci anni ha saputo solo chiudere le porte allo sviluppo portandoci fuori dall’unione dei Comuni possa rinnegare la politica suicida dell’isolamento che la ha caratterizzata”. E la lotta all’isolamento la Sordi lo rivendica anche nella scelta del nome della lista di coalizione “Pontremoli più” “un più che vuole dire tante cose – sottolinea la Sordi – che si può fare di più e che Pontremoli merita di più. Ma, allo steso tempo, quel più indica anche una somma, un unione tra varie forze. Ecco è questo che vogliamo fare, coinvolgere i cittadini nelle scelte politiche, non fare calare, come troppo spesso fatto in questi anni, progetti dall’alto senza un confronto con la popolazione. Ora è il momento della grande svolta e lavoreremo per coinvolgere i cittadini tutti, con particolare attenzione ai giovani, alle Associazioni. Incontreremo tutti, porta a porta, nella città per voltare finalmente pagina”. (r.s.)