
Sono stati riaperti i termini per l’affidamento della struttura, che si trova a Ponticello, dopo che i primi tentativi di affidare la gestione della “Casa Torre” sono andati deserti. Ma la sindaca Folloni manifesta ottimismo

La speranza, espressa dalla sindaca di Filattiera Annalisa Folloni è quella di riuscire a riaprire prima di Ferragosto. Un termine che è sicuramente molto ottimistico visto che è stata necessaria la riapertura dei termini per la manifestazione d’interesse fino al 25 luglio visto che il precedente limite, con scadenza al 13 giugno, era andato deserto. Ma la prima cittadina manifesta fiducia visto che, sottolinea, “abbiamo avuto molto interessamento attorno a questa struttura, sia pure al momento in modalità solo verbali. Quindi ci sono tutti i presupposti per pensare che stavolta la struttura possa essere presa in affidamento”. La struttura in questione è la “Casa Torre” in località Ponticello su cui, già da qualche anno, è stato realizzato un ostello. In particolare si tratta di un punto di appoggio per quanto concerne i pellegrini della Via Francigena. Tre piani, dodici posti letto essenziali, bagni e una cucina comune all’interno di un manufatto in pietra immerso nel bosco, risalente al Medioevo. Non c’è dubbio che difficilmente si possa trovare un luogo più caratteristico e che possa “calare” nell’atmosfera del percorso effettuato dal vescovo Sigerico oltre mille anni fa.
Ed il fascino di questa struttura è emerso grazie agli interventi effettuati nel corso degli anni con un finanziamento regionale (circa 67mila euro) per il recupero dell’antica torre. E quindi la trasformazione della struttura che al piano terra e all’ultimo piano ospita il vero e proprio ostello con posti letto, letti a castello e servizi igienici su ogni piano. Nel piano di mezzo, invece, c’è uno spazio comune (cucina e sala d’accoglienza) dove gli ospiti possono prepararsi la cena e condividere le esperienze con gli altri pellegrini. Come dicevamo sopra i posti letti sono 12 anche se, con le limitazioni legate al Covid 19, ne resteranno attualmente disponibili solo 8. Il nuovo gestore avrà una concessione dalla durata di quattro anni con un canone di concessione annuo di 2.000 euro (per quindi 8.000 euro complessivi). Il gestore dovrà assicurare ai pellegrini un servizio Infopoint di prima accoglienza in cui vengano fornite le informazioni turistiche necessarie agli ospiti. Un progetto, quindi, che pone sempre di più l’accento sulla Via Francigena come potenziale volano del turismo lunigianese. Un rito collettivo che coinvolge ogni anno centinaia di migliaia di persone. Se la Francigena sarà inclusiva e accogliente, se saprà conservare la sua storia e, allo stesso tempo, guardare in avanti, allora saranno moltissimi a percorrerla e a fermarsi ad ammirare le bellezze distribuite sul suo percorso. Una delle condizioni essenziali affinché possa definitivamente decollare il “progetto Francigena” è legata alla presenza capillare di un’accoglienza a basso costo: in questo modo i singoli territori e i comuni potranno vedere aumentare il numero di pellegrini e far sì che si inneschi un effetto positivo del flusso di turismo responsabile e sostenibile.
(r.s.)