Doppia vittoria al femminile. Nello sport successo di Antonella Stelitano mentre il 69° Premio Bancarella va a Ema Stockolma con il suo “Per il mio bene”
Ora bisognerà attendere il prossimo 17 ottobre per sapere se il 2021 si colorerà interamente di rosa, dopo che le prime tre sezioni del Premio hanno visto alzare al cielo il San Giovanni di Dio, simbolo della vittoria del Bancarella, altrettante donne. E così, nella due giorni di sabato e domenica scorsi, Antonella Stelitano e Ema Stockolma hanno aggiunto il loro nome a quella di Cinzia Capitanio vincitrice del Premio Bancarellino nello scorso giugno. Del Bancarella Sport parliamo nel riquadro in basso, per quanto concerne il Bancarella “maggiore” è stato il libro “Per il mio bene” (Harper Collins), con 140 voti, ad aggiudicarsi il 69° Premio. Un libro importante, quello di Morwenn Moguerou, in arte Ema Stokholma, nota e amata conduttrice radiofonica, che racconta la sua infanzia difficile e violenta, costretta a convivere con un mostro cattivo che si chiama ‘mamma’ “volevo raccontare in modo chiaro e semplice quello che può succedere in alcune famiglie. Far comprendere l’enorme differenza che esiste tra famiglie in cui non c’è stata la violenza e quelle in cui il terrore era l’abitudine. E cosa questo comporta soprattutto per i più piccoli”.
Piazza della Repubblica affollata di gente (seppur nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti) ha tributato un lungo applauso all’emozionata vincitrice che con qualche piccola lacrima di commozione e di gioia ha ringraziato i presenti e i librai per la conquista del S. Giovanni di Dio simbolo della vittoria del Premio. Successo che è arrivato precedendo “La cena degli dei” di Marino Bartoletti, (Gallucci) con 93 voti, ex aequo con 79 preferenze sul gradino più basso del podio per “Io sono la strega” di Marina Marazza, (Solferino) e “Non salvarmi” di Livia Sambrotta, (SEM). A seguire “Arte è liberazione” di Tomaso Montanari e Andrea Bigalli, (Edizioni Gruppo Abele) con 65 voti ed infine “La ballata della città eterna” di Luca di Fulvio, (Rizzoli) con 51 preferenze. La serata è stata condotta con grazia ed eleganza da Gioia Marzocchi, attrice e conduttrice televisiva romana ma con origini pontremolesi (precisamente dalla frazione di Succisa), ormai vera e propria madrina della manifestazione, che ha intavolato un’interessante discussione con gli autori finalisti sui loro volumi. Presenti alla manifestazione il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’onorevole Cosimo Ferri. Oltre ai sindaci del territorio, la “padrona di casa” Lucia Baracchini assieme ai colleghi Claudio Novoa, sindaco di Mulazzo, ed Annalisa Folloni, prima cittadina di Filattiera. Emozionato il saluto di Italo Landi, alla sua prima edizione da presidente della fondazione “Città del Libro” che ha voluto ringraziare il suo predecessore, Gianni Tarantola, ed i tanti componenti che lavorano per rendere possibile la realizzazione del Premio. (r.s.)
Le “Donne in bicicletta” vincono in volata il 58° Bancarella Sport
“è come se tutte le donne che ho raccontato nel mio libro avessero effettuato la volata insieme a me. Ed è grazie a loro che sono riuscita a vincere”. Non riesce a trattenere l’emozione Antonella Stelitano che con il suo libro “Donne in bicicletta” (edizioni Ediciclo) ha vinto la 58° edizione del Premio Bancarella Sport. Una vittoria sofferta e combattuta, maturata al termine del lungo spoglio delle schede effettuato dalla notaio Sara Rivieri nella tradizionale cornice di piazza della Repubblica. Infatti si è dovuta attendere fino all’ultima scheda delle 199 inviate dai librai, per conoscere a chi sarebbe andato il San Giovanni di Dio con tre libri che si sono contesi fino all’ultimo il successo. C’è stato, infatti, un solo voto di differenza tra il libro della Stelitano (119 voti) e quello dello storico radiocronista Ezio Luzzi con “Tutto il mio calcio minuto per minuto”, Baldini-Castoldi (118 voti) e a sole tre lunghezze di distanza si è piazzato il giornalista Gigi Riva (che, con molta ironia, si è scusato per chi era venuto al premio convinto di trovare lo storico calciatore) con “Non dire addio ai sogni”, Mondadori (116 voti).
Un trio che ha comandato le operazioni di voto anche se si sono ben difesi gli altri tre finalisti: Leo Turrini con “Panini, storia di una famiglia e di tante figurine”, (Minerva Edizioni) che ha ottenuto 105 preferenze; a seguire Beppe Conti con “Dolomiti da leggenda”, (Reverdito) con 85 voti ed infine Ildo Serantoni con “Felice Gimondi, campione nello sport, campione nella vita”, (Bolis Edizioni) con 48 preferenze. Come di consueto, prima dello spoglio dei voti, nella piazza si è tenuto l’abituale e brillante salotto letterario, guidato dal presentatore storico del Bancarella Sport, il giornalista Paolo Liguori, e da Claudia Vanni, giornalista Mediaset. In questo contesto i sei autori finalisti hanno raccontato alcune particolarità e peculiarità dei loro lavori e così la Stelitano ha raccontato lo scrupoloso lavoro di ricerca, impreziosito dalle testimonianze dirette delle protagoniste, che c’è dietro al suo lavoro. Un racconto dell’epopea del ciclismo femminile tricolore, che oltre ad avere una valenza sportiva ha avuto anche una grande importanza nel cammino verso l’emancipazione femminile. Nel corso della serata, Giorgio Costa presidente nazionale del Panathlon Club International, ha presentato il libro “Dante e lo sport nella Divina Commedia”, scaricabile on line dal sito internet del Club. Presente sul palco anche lo storico giornalista, Carlo Cavicchi (direttore delle riviste Autosprint e Quattroruote) a cui nel pomeriggio era stato consegnato il premio “Raschi”, prestigioso riconoscimento alla carriera dedicato a chi abbia segnato, innovato, riletto, il modo di raccontare lo sport. (r.s.)