“Allontanatevi dalla vanità e dall’orgoglio dei soldi”

Domenica scorsa Papa Francesco ha ordinato in San Pietro nove nuovi sacerdoti

“Considerate che esercitando il ministero della sacra dottrina sarete partecipi della missione di Cristo, l’unico maestro; sarete come lui pastori, questo è quello che vuole di voi. Pastori. Pastori del santo popolo fedele di Dio. Pastori che vanno con il popolo di Dio: a volte davanti al gregge, a volte in mezzo o dietro, ma sempre lì, con il popolo di Dio”. Lo ha detto il Papa domenica mattina rivolgendosi ai nove diaconi ai quali ha conferito l’Ordinazione presbiterale nella Basilica Vaticana.
“Questa non è una ‘carriera’: è un servizio, un servizio come quello che ha fatto Dio al suo popolo. E questo servizio di Dio al suo popolo – ha precisato il Santo Padre – ha delle ‘tracce’, ha uno stile, uno stile che voi dovete seguire. Stile di vicinanza, stile di compassione e stile di tenerezza. Questo è lo stile di Dio. Vicinanza, compassione, tenerezza”.
Per Francesco, sono quattro le vicinanze del prete: “Vicinanza con Dio nella preghiera, nei Sacramenti, nella Messa”. “Siate vicini al santo popolo fedele di Dio. Ma prima di tutto vicini a Dio – l’esortazione del Papa -, con la preghiera. Un sacerdote che non prega lentamente spegne il fuoco dello Spirito dentro”. Quindi, la “vicinanza al Vescovo” e, terza, la “vicinanza tra voi”: “E io vi suggerisco un proposito da fare in questo giorno: mai sparlare di un fratello sacerdote. Se voi avete qualcosa contro un altro, siate uomini, avete i pantaloni: andate lì, e diteglielo in faccia”.

SS. Francesco – Basilica Vaticana: Ordinazioni Presbiterali 25-04-2021

Infine, “per me, dopo Dio, la vicinanza più importante è al santo popolo fedele di Dio”: “Nessuno di voi ha studiato per diventare sacerdote. Avete studiato le scienze ecclesiastiche, come la Chiesa dice che si deve fare. Ma voi siete stati eletti, presi dal popolo di Dio. Il Signore diceva a Davide: ‘Io ti ho tolto da dietro il gregge’. Non dimenticatevi da dove siete venuti: della vostra famiglia, del vostro popolo… Non perdete il fiuto del popolo di Dio”.
“Ma lo stile di Dio è anche uno stile di compassione e di tenerezza. Non chiudere il cuore ai problemi. E ne vedrete tanti!”, ha proseguito Papa Francesco nell’omelia. “Quando la gente viene a dirvi i problemi è per essere accompagnata… Perdete tempo ascoltando e consolando. La compassione, che ti porta al perdono, alla misericordia. Per favore: siate misericordiosi, siate perdonatori. Perché Dio perdona tutto, non si stanca di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Vicinanza e compassione. Ma compassione tenera, con quella tenerezza di famiglia, di fratelli, di padre… con quella tenerezza che ti fa sentire che stai nella casa di Dio”.
Quindi l’invito: “Per favore, allontanatevi dalla vanità, dall’orgoglio dei soldi. Il diavolo entra ‘dalle tasche’. Pensate questo. Siate poveri, come povero è il santo popolo fedele di Dio. Poveri che amano i poveri. Non siate arrampicatori. La ‘carriera ecclesiastica’… Poi diventi funzionario, e quando un sacerdote inizia a fare l’imprenditore, sia della parrocchia sia del collegio…, sia dove sia, perde quella vicinanza al popolo, perde quella povertà che lo rende simile a Cristo povero e crocifisso, e diventa l’imprenditore, il sacerdote imprenditore e non il servitore” . R.B.

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