In attesa della creazione della Società Operativa della Lunigiana per ora poco è cambiato. Solo Pontremoli vede la novità del conferimento degli ingombranti al Centro di Raccolta di Boceda
Raccolta rifiuti, come abbiamo raccontato qualche settimana fa, c’è stato un cambio di rotta del servizio in Lunigiana. Infatti con il 31 dicembre è terminata la conduzione da parte della IdealService e dal primo gennaio la gestione di raccolta e smaltimento è passata nelle mani del gestore unico, RetiAmbiente Spa (società per azioni a capitale interamente pubblico con i soci che sono i Comuni stessi) per l’area dell’Ato Toscana Costa che comprende le province di Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Una scelta che ha creato molti dibattiti e tensioni, e sono stati soprattutto i comuni con amministrazioni di centrodestra che si sono lamentati di questo cambio imposto, in particolare mettendo in luce la poca chiarezza della vicenda. Una contrarietà a cui si erano uniti anche i sindaci lunigianesi di centrodestra (Riccardo Ballerini, Lucia Baracchini, Filippo Bellesi, Renzo Martelloni e Matteo Mastrini) che difatti hanno votato contro all’assemblea sostenendo che si “stava dando vita ad un nuovo carrozzone”, paragonandolo alla situazione del servizio idrico di Gaia spa.
Ma dopo le polemiche degli scorsi mesi, ora la situazione sembra quantomeno normalizzata, anche se, ovviamente, sarà fondamentale testare la qualità della prestazione della raccolta in questi primi mesi. In particolare, per quanto concerne il nostro territorio, il servizio sarà gestito dalle società versiliesi Ersu Spa di Pietrasanta e Sea Ambiente Spa di Viareggio. Una conduzione che dovrebbe essere limitata nel tempo, in attesa della costituzione della Società Operativa della Lunigiana, ma sappiamo bene come spesso le situazioni “temporanee” in realtà si procrastinano nel tempo molto di più di quanto si sia programmato. Comunque per quanto concerne l’utenza per il momento poco è cambiato, anzi praticamente nulla per quasi tutta la Lunigiana, unica eccezione Pontremoli ma esclusivamente per quanto riguarda il conferimento di ingombranti e Raee, che potrà avvenire o presso il Centro Intercomunale di raccolta di Boceda, nel Comune di Mulazzo, o prenotando il ritiro al numero verde 800.487709. Operativo dal primo gennaio 2018, il centro di raccolta di Boceda è il luogo in cui i cittadini possono smaltire urgentemente rifiuti ingombranti o rifiuti che andrebbero conferiti all’ecomobile e che non vogliono attendere le date previste per il loro ritiro. Come detto si può chiedere l’appuntamento per il ritiro presso la propria abitazione (solitamente il prelievo viene effettuato pochi giorni dopo la richiesta) o si può conferire il materiale direttamente al Centro, senza bisogno di prenotazione, presentando la tessera sanitaria dell’intestatario della bolletta. L’apertura del centro di Boceda è la mattina (8-14) il martedì, il giovedi e il sabato, e il pomeriggio (dalle 13 alle 19) il lunedì, mercoledì e venerdì. (r.s.)
Ritiro della sola plastica ma non più nel Piagnaro. Cassonetti lontani dalle abitazioni
A quando soluzioni diverse per il servizio rifiuti nel centro storico di Pontremoli?
Da un mese, ormai, anche a Pontremoli come nel resto della Lunigiana la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani è cambiata, passando dall’azienda friulana Idealservice alla versiliese ERSU, in attesa della riorganizzazione definitiva che avverrà nei prossimi mesi. Per il momento, dunque nessun cambiamento, o quasi: sono così andate deluse le speranze di chi, nel centro storico cittadino, sperava che potesse essere almeno rivisto il sistema di conferimento e di raccolta. Sono passati ormai dieci anni da quando l’Amministrazione Comunale, che si era insediata nel 2011, ha posto fine alla breve esperienza della raccolta differenziata “porta a porta” con gli addetti che ritiravano ogni giorno sotto casa, tra la zona di Porta Parma e il sobborgo dell’Annunziata, i sacchetti con le diverse tipologie di rifiuti. Una scelta che aveva riportato i cassonetti nel centro storico, dove tuttavia erano diventati – come del resto spesso anche altrove – “isole” tutt’altro che “ecologiche”, ricettacolo di ogni tipo di rifiuto, segno di malcostume e pessima educazione ma anche di scarso controllo. La scelta è stata di “bandirli” di nuovo ma senza offrire alcuna alternativa ai residenti che, non senza disagio, devono portare i sacchetti con rifiuti umidi, indifferenziati o vetro e metallo i quelli sistemati a Porta Parma, Santa Cristina, Porta Fiorentina, lungo Viale dei Mille, in piazza San Francesco o nei pressi della strada per i Chiosi. Ci si chiede: possibile che non ci possa essere una soluzione? Qualcuno ha pensato che potrebbe essere esteso ai residenti del centro storico il servizio di raccolta rifiuti che viene garantito regolarmente agli esercizi commerciali? Tra i materiali della raccolta differenziata si salva solo la plastica, per la quale resta il ritiro porta a porta il venerdì mattina, ma – e qui sta l’unica novità, non certo positiva – con una eccezione: coloro che vivono nella zona del Piagnaro devono conferire il sacco azzurro in via Garibaldi o zone limitrofe in quanto il nuovo gestore non sarebbe in grado di salire nelle strette vie che portano al castello per mancanza di mezzi idonei. Altra osservazione che in molti evidenziano sono i cestini: pochi e sempre stracolmi perché, in mancanza di alternative, vengono riempiti con ogni genere di rifiuto. Una realtà che oltre alla qualità della vita dei propri cittadini aspira ad affermare un’alta vocazione turistica deve trovare soluzioni adeguate. (p. biss.)