Secondo il sindaco Giannetti era l’unico modo per evitare la chiusura del corso viste le poche iscrizioni negli ultimi anni. Ma le opposizioni insorgono “una scelta infausta per il territorio”
L’annunciato trasferimento, da parte del sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti, dell’Istituto Socio-sanitario del “Pacinotti-Belmesseri” ad Aulla deve essere giudicato una sconfitta dell’Amministrazione Comunale o la conseguenza di uno stato di necessità che ha favorito anche la ricerca di equilibri politici più avanzati, che potrebbero produrre, in futuro, effetti favorevoli alla comunità fivizzanese e lunigianese? Era possibile mantenerlo a Fivizzano, dove è nato, mettendo in campo iniziative di orientamento ed agevolazioni che invogliassero gli studenti e le loro famiglie ad iscriversi ad un corso che apre a sicure opportunità occupazionali? Sarà più attrattiva la sede di Aulla, perché più facilmente raggiungibile e centrale in Lunigiana, come è stato detto, o la scelta di una scuola superiore dipende da altri fattori? Basta considerare le numerose iscrizioni che si registrano ai Licei, un tempo molto minori e più selettive. Ma è sufficiente anche ricordare la fine fatta dall’ITIS, che in Aulla non ha mai trovato una sede adeguata e che è stato chiuso, pur essendo i suoi diplomati assai ricercati dalle aziende.
Determinante, però, agli effetti della decisione è stato il fatto – così ha rimarcato Giannetti – che nei cinque anni passati il numero di iscrizioni al Socio-sanitario non sia mai stato sufficiente per formare una classe. Si presentava il rischio, pertanto, che, se la situazione si fosse verificata anche questo anno, quell’Istituto sarebbe stato cancellato. Aulla, quindi, nelle intenzioni del Sindaco, rappresenterebbe l’ultima ancora di salvataggio per una scuola che, almeno, rimarebbe in Lunigiana, dove ci sono 800 posti letto in ambito sanitario, fra strutture pubbliche e private, che richiedono la preparazione professionale fornita dal Socio-sanitario. Dunque quanto avvenuto sarebbe un “tentativo disperato” – lo ha dichiarato pubblicamente il Sindaco di Fivizzano – per salvarlo dalla chiusura, ispirato, inoltre, ad una visione comprensoriale dei problemi e delle esigenze della Lunigiana, che spesso si è procurata da sola dei danni per le sue storiche divisioni. La scelta, dunque, “va oltre il campanile, rappresenta un ragionamento politico innovativo”, che ha come obiettivo la creazione di una programmazione comprensoriale”, un policentrismo di corsi scolastici di specializzazione, da tutti i Comuni condiviso. In questa ottica l’Amministrazione ha puntato, ad esempio, sull’Istituto Agrario, che quest’anno ha una prima e dove sono da poco terminati i lavori della nuova mieleria, che ha consentito di arricchire l’Istituto col nuovo indirizzo “Produzione e trasformazione del prodotto”. Grazie ad un finanziamento Stato-Regione di 225.000 euro, poi, saranno creati laboratori officinali e di chimica e un’aula polifunzionale. A dimostrazione che lo smantellamento delle scuole superiori, di cui è stata accusata, è ben lontano dalle intenzioni dell’Amministrazione, Giannetti, via social, si è rivolto alla popolazione facendo un lungo elenco di interventi, alcuni già in atto (come la messa in sicurezza dell’Adolfo Bartoli), altri di imminente attuazione (il nuovo edificio per le Superiori dove sorgeva quello abbattuto delle Medie, l’efficientamento energetico per le scuole di Monzone,….) o già eseguiti, come l’impianto antincendio dell’ostello, che potrà ospitare gli studenti che lo vorranno. Proseguiranno, infine, la fornitura gratuita dei libri per gli scritti alle classi prime delle Superiori, unitamente alla gratuità del trasporto.
Le valutazioni ragionate del Sindaco non hanno certo incontrato il consenso delle opposizioni, che, anzi, si sono scatenate nel contestarle e nel giudicare (Sinistra Unita) “infausto l’accordo Sindaco – Dirigente Belmesseri, Lucia Baracchini”, un venir meno alla funzione della politica, che è quella di risolvere i problemi, non di scansarli, o nell’accusare la Giunta di aver preso una decisione inopportuna e di essere venuta meno al dovere di discuterla nelle sedi istituzionali, magari creando una apposita commissione, che si occupasse di orientamento e dei problemi scolastici come aveva proposto il gruppo “Alternativa per il futuro” di Alessandro Domenichelli. Anche singoli cittadini hanno dato consenso allo slogan Giù le mani dal Socio-sanitario. Ma molti sono stati anche coloro che hanno manifestato sostegno al sindaco Giannetti per una decisione coraggiosa e innovativa, che forse avrebbe sollevato meno polemiche se fosse passata in Consiglio Comunale. Fivizzano non ha quiete, gli scontri politici occuperanno ancora le cronache.
Andreino Fabiani