

La seconda vittoria al Tour di un atleta mostratosi al mondo al Giro della Lunigiana, per una singolare coincidenza, è maturata, come la prima, proprio nell’anno in cui la competizione allestita dalla Società Sportiva Casano (Luni) non si è disputata: nel 2014, con il Lunigiana fermo per problemi finanziari, a Parigi si registrò la storica vittoria di Vincenzo Nibali, vittorioso al Giro della Lunigiana del 2002; in questo 2020 è stata la pandemia a indurre gli organizzatori a non disputare la 45a edizione della corsa. Ma mentre la bacheca virtuale del Lunigiana ha fatto spazio alla seconda maglia gialla, che si affianca a 7 Giri d’Italia, una Vuelta, oltre che un paio di Giri delle Fiandre, svariati Giri di Lombardia, una Liegi Bastogne Liegi e una Milano Sanremo, a Casano di Ortonovo, in silenzio si sta lavorando per il ritorno della gara a tappe lunigianese nel 2021. Ancora prematuro parlare del tracciato della gara che dovrebbe essere calendarizzata nell’ultimo week end di agosto o, come preferiscono gli organizzatori per evitare problemi autorizzativi legati alla stagione turistica, nel primo fine settimana settembrino. Sul tavolo ci sono sia le tappe non disputate dell’edizione 2020, sia nuove sedi di partenza e di arrivo che potrebbero emergere dalle riunioni e dai colloqui di questi mesi, in cui i vertici del Casano stanno incontrando amministratori locali, aziende del settore ciclistico, imprenditori e realtà associative locali in campo turistico e sportivo per dare la spinta definitiva al rilancio della corsa perseguito dalla nuova compagine organizzativa. Tra gli obiettivi che trapelano dalla sede ortonovese c’è il ritorno in pianta stabile di una tappa nella Lunigiana interna e un potenziamento delle attività di comunicazione, al fine di rendere la gara più attraente non solo dal punto di vista agonistico, ma anche del marketing territoriale. (Davide Tondani)
Dopo Nibali, seconda vittoria a Parigi per un vincitore della gara a tappe juniores che si disputa sulle nostre strade
Tadej Pogacar, dal successo in Lunigiana al trionfo al Tour de France

Seconda maglia gialla in carriera per il Giro della Lunigiana. No, nessun errore redazionale: la gara a tappe riservata ai ciclisti juniores (17-18 anni) che si disputa ogni anno sulle strade della Val di Magra ha impreziosito con un’altra perla sportiva la sua fama di trampolino di lancio dei campioni del futuro. Si tratta della perla più preziosa: il Tour de France. A trionfare sugli Champs Élysées di Parigi, al termine dell’edizione 2020 della corsa a tappe più prestigiosa del mondo, è stato il corridore sloveno Tadej Pogačar, classe 1998, che a 22 anni compiuti all’indomani della fine della gara è anche il secondo corridore più giovane ad aggiudicarsi la maglia gialla.

La sua precoce ascesa verso l’Olimpo del ciclismo è cominciata sulle nostre strade, al Giro della Lunigiana del 2016. In quell’edizione della corsa, il diciottenne sloveno si piazzò secondo a Bocca di Magra dietro al russo Kazanov, terzo nella tappa con arrivo a Fosdinovo dietro al kazako Pronskiy e all’azzurro Battistella, piazzamento che gli valse la maglia di leader della classifica generale, ed infine primo nella terza ed ultima tappa, con traguardo nel paese di Ortonovo. Dopo il successo al Lunigiana, passato di categoria, Pogacar ha confermato il suo valore aggiudicandosi, nel 2018, il Tour de l’Avenir, ossia il Tour de France degli under 23. Una sola stagione tra i professionisti, nel 2019, e la mini-stagione 2020 sono bastate allo sloveno per esprimere il suo valore ai massimi livelli: terzo al Giro di Spagna lo scorso anno, primo al Tour di quest’anno, con l’appassionante rimonta nella cronometro del penultimo giorno ai danni del connazionale Roglic. (d.t.)