Ponte  Zambeccari: chiesta la controperizia

La Procura di Massa non si fida delle analisi della ditta Vega e invia un avviso di garanzia alla sindaca. La replica “Il comune si è impegnato con scrupolo per risolvere la problematica”

Un immagine del ponte Zambeccari ancora chiuso al traffico
Un immagine del ponte Zambeccari ancora chiuso al traffico sia dei veicoli che dei pedoni

E controperizia sia! Lo avevamo annunciato lo scorso numero e, nel giorni di pochi giorni, si è materializzato il timore più grande. La Procura di Massa non solo ha rigettato la seconda istanza di dissequestro per il ponte Zambeccari presentata dal Comune, ma ha disposto di effettuare una controperizia per accertare lo stato di salute del ponte che è ormai chiuso da oltre due mesi. Infatti secondo la Procura anche in base alle analisi già realizzate dal consulente della Procura, l’ingegner Sossio del Prete, i dati delle analisi effettuati dalla ditta Vega (su cui l’amministrazione basava la sua istanza e che permetterebbero la riapertura della struttura sia pure limitatamente all’area asfaltata riportando la circolazione alla fase “presequestro” con il traffico a senso alternato regolato da semaforo e col passaggio dei pedoni sulla parte laterale dell’asfalto) sarebbero “poco plausibili per un calcestruzzo confezionato nel 1914 e corrispondenti, invece, a conglomerati cementizi contemporanei da cemento armato precompresso”. Ma non solo, allo scopo, sono stati notificati personalmente alla sindaca, Lucia Baracchini, ed al responsabile dei Lavori Pubblici del Comune, Giampaolo Maestroni, avviso di accertamento tecnico e connessa informazione di garanzia. Ed ovviamente tutto questo vuol dire ulteriore dilatamento dei tempi che al momento restano assolutamente nebulosi. Amareggiata la sindaca, che però sottolinea come voglia “dimostrare l’impegno che il Comune ha messo da subito nel risolvere la situazione dello Zambeccari. A partire dalle analisi qualitative passando alle perizie tecniche inviate alla Procura tra l’altro un mese prima dal sequestro del ponte. Evidentemente, il Giudice per le indagini preliminari e il Ctu Del Prete, con cui io personalmente non ho mai avuto contatti, non si fidano dei risultati da noi rilevati”.

Il ponte Zambeccari chiuso al traffico pedonale e veicolare
Il ponte Zambeccari chiuso al traffico pedonale e veicolare

E in un comunicato stampa, il Comune risponde all’accusa che i campioni analizzati non siano, in sostanza, stati presi in maniera corretta “come i prelievi e le prove di caratterizzazione dei materiali sono stati eseguiti in abbondanza e con doveroso scrupolo sul ponte Zambeccari, nei giorni 11, 12, 13 e 14 maggio, dal Laboratorio Delta di Lucca che ne ha certificato gli esiti conformemente alle norme di Legge. Le risultanze definitive delle Analisi di Transitabilità e della Valutazione della Sicurezza del ponte sono invece, come noto, state redatte da Vega Engeneering in assoluta conformità alle Linee Guida per la classificazione e Gestione del Rischio, La valutazione della Sicurezza ed il Monitoraggio dei Ponti Esistenti (recentemente approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), prendendo peraltro sempre a riferimento indicatori di massima prudenzialità possibile (e quindi sempre inferiori alle migliori risultanze dei dati di indagine conseguiti)”. Intanto il segretario comunale Pd, Francesco Mazzoni, sottolinea la mancata correttezza nell’informare i consiglieri da parte dell’amministrazione “penso che sia grave e scortese, sul piano istituzionale, che consiglieri comunali, da mesi impegnati sulla questione, siano venuti a sapere delle importanti evoluzioni accennate tramite Facebook”. Insomma la situazione, se possibile, si è ulteriormente ingarbugliata e difficilmente prima che finisca l’estate si riuscirà a rivedere la riapertura del ponte. E se da un lato l’amministrazione è difficilmente difendibile dopo che per anni non è mai intervenuta, minimizzando sullo stato di ammaloramento della struttura (nonostante varie segnalazione da parte di forze politiche e di singoli cittadini) resta che la decisione della Procura crea evidenti disagi, anche perchè restano sospesi i tempi e le modalità di un eventuale intervento. A soffrire di questa situazione restano i commercianti del centro storico e soprattutto, come troppo spesso capita, i cittadini. (r.s.)