Nubifragio da record nell’alta Lunigiana

Lunedì 3 agosto è caduta in un giorno il doppio della pioggia media di agosto

nubifragioLunedì 3 agosto, inquadrata da giorni dai modelli di previsione e attesa da chi segue assiduamente il meteo, si è riversata sull’alta Lunigiana una fase di maltempo a base di nubifragi temporaleschi rinnovatisi dal primo mattino fino a sera. Già le due sere precedenti di sabato e domenica, si erano manifestati violenti fenomeni prefrontali in Val Padana,  in particolare tra il basso Piemonte e l’Oltrepo Pavese. Lunedì mattina, a partire dalle ore 3-4, acqua, tuoni e fulmini si sono affacciati anche tra estremo Levante Ligure e Lunigiana, specie nella bassa val di Magra, ma la prima passata si è risolta in poco più di mezz’ora. Dalle 8 in poi, sono ripresi piovaschi sparsi sull’alta Lunigiana, che poi è rimasta la zona coinvolta dal resto dei fenomeni temporaleschi fino al pomeriggio, mentre a sera la continua scorribanda dei cumulonembi da SW a NE o da W a E si è portata anche oltre indebolendosi e recando qualche rovescio sparso sulle altre province toscane. La linea dei nubifragi ha impegnato per ore il crinale montuoso fra alta Val di Vara e alta Val Taro, per poi portarsi su quello tra Val Taro e alta Lunigiana. Gli accumuli di pioggia più cospicui, oltre che nelle limitrofe aree citate in provincia della Spezia e di Parma, si sono avuti nel nostro versante nei Comuni di Zeri, Pontremoli, Filattiera e Bagnone e, in misura più contenuta, di Comano, Villafranca e Mulazzo. Il reticolo idrografico minore ha risentito per primo dei sonori acquazzoni, con rii e canali andati subito in piena. Tra il pomeriggio e la sera, però, hanno aumentato la portata intorbidendosi anche Magra e Verde, rari a vedersi così ingrossati e limacciosi nel cuore dell’estate. Sotto certi aspetti, l’evento ha richiamato alla mente quello del 26 agosto 2012 (con 133,8 mm a Pontremoli), ma in quel caso si era ormai a fine mese e i rovesci ebbero pure minor durata. Lunedì scorso, invece, la pioggia ha insistito per più ore lungo il dì, con una punta di massima intensità fra le 12 e le 13, intervallo in cui sono caduti più di 50 mm a Pontremoli.

La tabella delle precipitazioni
La tabella delle precipitazioni

Nel prosieguo del pomeriggio, spostandosi di poco a SE i fenomeni più acuti, si è registrato un apporto orario di 63 mm a Bagnone. Durante gli acquazzoni, il vento proveniva da Nord e le finestre esposte hanno visto filtrare acqua sui davanzali interni tanto era l’impeto della precipitazione. Di questo evento, oltre alla pioggia caduta, veramente tanta e in qualche caso pari al doppio di quella normalmente attesa in tutto agosto, si può sottolineare il fatto che sia avvenuto ai primi del mese, quando generalmente certe sfuriate sono più tipiche di fine stagione estiva (su tutti, primeggiano i diluvi del 19-20 agosto 1952, che riversò 336 mm a Pontremoli, e quello del 28-29 agosto 1977, con più di 160 mm). In effetti, scrutando registri, annali e diari, è facile imbattersi in diluvi post-ferragostani, mentre sono più rari tra fine luglio e prima parte di agosto, con tempi di ritorno più lunghi. A ciò si aggiunga che, d’estate, i fenomeni si distribuiscono molto più a capriccio e il nubifragio record in una data località può non esserlo in altre distanti solo pochi km. In tabella, si riportano i dati totali caduti ieri in varie stazioni della rete della Regione Toscana e di MeteoApuane nonché dell’Osservatorio di Pontremoli. Tra gli eventi del passato occorsi agli inizi di agosto, si possono ricordare i nubifragi della Valle del Taverone e del Bagnonese del 1945 (8 agosto). Più di recente, tra Aulla e Gragnola, oltre 100  mm caddero il 6 agosto 2002. In tempi più remoti, vale la pena di ricordare ‘il diluvio grossissimo che durò più di quattro ore’ del 6 agosto 1750 con le rovine che produsse, come attestano le  Cronachette Malgratesi,  e le vittime umane che furono preda del torrente Bagnone: il parroco di Lèugio, don Carlo Ricci, e suo padre, che furono ritrovati il primo a Villafranca, il secondo ad Arcola (!), ‘et ivi furono sepolti’. (m. ratti)

Per fortuna pochi i danni

Per fortuna questo nubifragio che si è abbattutto sull’alta Lunigiana non ha causato grossi danni sul territorio. Un dato sicuramente favorito dalla lunga mancanza di precipitazioni che ha permesso al terreno e ai corsi di acqua di assorbire parte dell’abbondante pioggia caduta. Anche se comunque sono stati segnalati alcuni disagi, come la caduta di alcuni rami a Filattiera, nella strada che conduce alla frazione a Gigliana. A Pontremoli è stata disposta la chiusura della strada comunale di via Donatori di Sangue per un movimento franoso. Mentre sono stati segnalati degli allagamenti nella zona dello stadio Lunezia.