Esami dal vivo con tante precauzioni

Partiti i colloqui secondo modalità dettate dalla prudenza e dal buon senso

L'ingresso a scuola di alcuni studenti delle Superiori
L’ingresso a scuola di alcuni studenti delle Superiori

Alle 8,30 del 17 giugno, con l’inizio degli esami di maturità, è tornata l’attività didattica così come è stata vissuta un po’ da tutti, fino allo scoppio della pandemia. La scuola come luogo fisico, contatto visivo diretto tra docenti e studenti all’interno di un’aula, un dialogo gestito “dal vivo” e non con gli artifici (benedetti, ma pur sempre artifici) forniti dalle moderne tecnologie.
Un momento, quello dell’esame con il quale si conclude il ciclo scolastico delle superiori, da sempre molto significativo, tanto da ispirare anche film e canzoni. Certo, la maturità 2020 resterà, comunque, unica: scuole chiuse da marzo, didattica a distanza, esami senza scritti, solo un maxi orale, in presenza, di sessanta minuti.
Davanti a una commissione composta da sei membri interni e un presidente esterno, ciascuno degli oltre 3.000 candidati (5 al giorno per ogni commissione) discute, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Segue la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Vengono poi analizzati materiali assegnati dalla commissione.
Particolare cura è stata riservata per garantire lo svolgimento in sicurezza delle prove dal punto di vista sanitario. Grazie a una convenzione con il Miur, volontari della Croce rossa italiana supporteranno le istituzioni scolastiche in tutto il Paese. Per evitare gli assembramenti gli studenti devono presentarsi a scuola scaglionati, 15 minuti prima dell’orario previsto per l’esame e andare via subito dopo aver sostenuto il colloquio.
I collaboratori scolastici devono provvedere ogni giorno alla sanificazione di tutti gli ambienti; sono a disposizione di studenti e commissari distributori di gel igienizzante. All’entrata a scuola gli studenti sono tenuti a presentare un’autodichiarazione sul proprio stato di salute che attesti, tra l’altro, l’assenza di febbre sopra i 37,5°C. Per chi non sia in condizioni fisiche adeguate saranno organizzate sessioni di recupero. Attenzione è stata rivolta anche alle aule in cui si svolgono gli esami, che devono essere abbastanza ampie da consentire il distanziamento di almeno 2 metri tra commissari e maturandi; sono stati definiti percorsi di entrata e di uscita accompagnati da segnaletica, per mantenere il distanziamento anche nei corridoi.
I professori devono mantenere la mascherina per tutta la durata del colloquio e la cambiano al termine di ciascuna sessione; lo studente, invece, può abbassarla durante l’esposizione, sempre nel rispetto della distanza. Al termine di ogni sessione d’esame si deve provvedere alla pulizia di tutte le superfici e i materiali con cui si è entrati in contatto.