
Un dato ratificato dal consiglio comunale. Prosegue il cammino di pacificazione del comune lunigianese martoriato dalle stragi naziste

Fivizzano lancia un nuovo messaggio di pace con l’unanime approvazione, nella seduta consigliare del 27 dicembre, del gemellaggio con Betlemme, che viene dopo la storica commemorazione degli eccidi del 1944 da parte del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e del presidente della Repubblica Tedesca, Frank Walter Steinmeier. Analogo provvedimento è stato assunto dal Consiglio comunale della capitale dell’omonimo governatorato e il sindaco di Fivizzano si è già recato sul posto per stabilire i primi contatti. In un momento in cui soffiano pericolosi venti di guerra, anche iniziative come questa possono dare un piccolo contributo al richiamo alla pace. Lo stesso Papa Francesco ha posto l’attenzione sull’importanza dei semplici gesti quotidiani, interpersonali ed istituzionali, al fine della diffusione condivisa dei valori di pace e di concordia, che sono, poi, nel Vangelo di Luca, le parole che risuonano nell’annuncio degli angeli sulla grotta di Betlemme. E “pace”non è la prima parola che, nel racconto di Giovanni, Gesù rivolge ai discepoli dopo la resurrezione? Per questo il gemellaggio con Betlemme, luogo di nascita di Gesù, viene ad assumere un grande significato simbolico, nel solco del cammino che Fivizzano ha compiuto verso la ricerca della pacificazione anche con chi era stato artefice di tanto male verso i suoi abitanti. Giustamente il sindaco Gianluigi Giannetti si è dichiarato orgoglioso della decisione del Consiglio, che pone Fivizzano al centro dell’interesse generale, “rispondendo anche all’esigenza di aiutare le nuove generazioni a trovare un’identità di pace”. Purtroppo anche qualche fatto negativo ha recentemente portato alla ribalta delle cronache Fivizzano e le sue frazioni. A Monzone i carabinieri delle stazioni di Fivizzano, Monzone e Casola hanno scoperto un giro di spaccio di droga che ha portato all’arresto di un pusher in possesso di una notevole quantità di cocaina e di una consistente somma di denaro. Ora le forze dell’ordine, che da tempo stavano seguendo gli strani movimenti che avevano come centro il borgo antico del paese, stanno ricostruendo la rete del traffico, che ha creato un preoccupante allarme in tutta la vallata. Oggetto di apprensione è stata anche la denuncia fatta dalla Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) del CAI di Massa al Parco Alpi Apuane, ai Carabinieri e all’Arpat in merito ai danni prodotti dalla marmettola alla sorgente carsica della “Buca” di Equi. La segnalazione è stata di una persona in visita al presepe ed è documentata da una serie di fotografie. Anche l’Arpat avrebbe rilevato il fenomeno della fuoriuscita dalla grotta di centinaia di tonnellate di marmettola. Una nota del Tam CAI parla “di serio rischio per l’approvvigionamento delle sorgenti”. In effetti, in particolare in occasione delle “fiumare”, il Lucido di Equi si colora di bianco, segno evidente della presenza di marmettola, dando origine, a Monzone, alla confluenza col Lucido color fango di Vinca, ad un torrente bicolore. Tutto, però, necessita di opportuni studi scientifici, al fine di scongiurare allarmismi per supposti danni ambientali.
Andreino Fabiani