
Il sindaco Mastrini evidenzia le difficoltà del territorio “non possiamo aspettare i tempi della burocrazia”
Problemi a Tresana per la ricezione dei cellulari. Per provare a combattere la difficoltà relativa all’assenza di segnale relativo per la telefonia mobile, il Comune si è prima rivolta al Prefetto con un appello e poi ha incontrato i principali gestori del settore, per chiedere interventi urgenti. “è giusto chiarire – afferma il sindaco di Tresana Matteo Mastrini – che si tratta di una richiesta anzitutto legata alla necessità di garantire l’emergenza urgenza nelle aree periferiche e marginali come la nostra, considerate, dai gestori della telefonia mobile, a fallimento di mercato. Al nostro disagio, certificato da Regione e Ministero, si aggiunge lo scarso interesse economico per gli investitori, ai quali chiediamo invece interventi di utilità sociale. Si è trattato di incontri proficui, ai quali sono seguiti alcuni progetti per l’installazione di tre antenne, che speriamo vedano la luce nei prossimi mesi”.

Un percorso, quello del Comune di Tresana, necessario in attesa delle risposte di Regione e Ministero: in conformità con il Piano Nazionale Banda Larga la Regione Toscana, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, sta attuando due tipologie di intervento per raggiungere gli obiettivi definiti dalla strategia Europa 2020 e dell’Agenda Digitale Europea: con il modello A si finanzia la realizzazione, nelle aree prive di connessioni in banda larga, delle infrastrutture passive di proprietà pubblica che ospitano fibra ottica; con il modello B, si cofinanzia direttamente il progetto di investimento effettuato dall’operatore affinché questi possa offrire servizi a banda larga nei territori in digital divide. La realizzazione del modello A è in corso e prevede il collegamento in fibra ottica di 239 centrali telefoniche. “Per quanto riguarda la Banda Ultra Larga, l’intervento per il Comune di Tresana risulta in progettazione – sottolinea il sindaco – non possiamo però aspettare i tempi lunghi e la burocrazia perchè abbiamo bisogno, subito, di investimenti di utilità sociale da parte dei gestori. Capisco che commercialmente i territori montani non siano interessanti, ma se si vuole veramente rappresentare un modello di efficienza nell’interesse degli utenti, non bastano le campagne pubblicitarie, servono le risposte concrete”.