Lavori in corso… in vista delle Unità pastorali

Il Campo di Studio dell’Azione Cattolica

Massa, la facciata della cattedrale
Massa, la facciata della cattedrale

Nelle scorse settimane, l’Azione cattolica diocesana si è riunita, come di consueto, nel corso del Campo di Studio e Programmazione, rivolto ai responsabili associativi, che quest’anno ha avuto come titolo “Realtà: ti conformi o ti trasformi. L’Azione Cattolica è una comunità di laici formati a rigenerare, condividere e discernere per orientare le scelte al bene”.
Il campo si inserisce nel cammino che l’associazione sta realizzando in vista della assemblea diocesana elettiva che si terrà il 16 e 17 novembre. È stata una settimana ricca di spunti e attività, che hanno permesso ai partecipanti di calarsi nelle problematiche della nostra comunità, sia ecclesiale che non. I primi due giorni sono stati utili per conoscere e vivere, con il contributo della dott.sa Gabriella De Pietro, le dinamiche relazionali che si instaurano tra varie comunità che decidono di unirsi, con il pensiero alle Unità pastorali di prossima attuazione.
Conflitti, discussioni, emozioni, mediazioni, ruoli… un parallelo vero di quello che ci troveremo a vivere nei prossimi anni, per non trovarsi impreparati e provare a gestire al meglio possibile i conflitti.
Mercoledì e giovedì l’incontro con due realtà locali: la Colonia diocesana “Il Fortino” a Marina di Massa (leggi testimonianza a parte) e la Comunità “Papa Giovanni XXIII” presso il Pungiglione a Mulazzo. In ambedue le occasioni l’obiettivo è stato quello di porsi in ascolto e confrontarsi con esperienze importanti legate al territorio. Da una parte i giovani, con il loro carico di energie, di dubbi e di motivazioni, dall’altra adulti che si sono messi al servizio e che hanno trasformato la loro vita per trasformare il mondo. Al centro del lavoro di venerdì c’è stata la comunità cristiana, intesa come luogo di crescita nella fede.

Giovani e adulti in dialogo

La prima delle due serate proposte dall’Ac diocesana per aiutare i partecipanti al Campo di Studio e Programmazione a individuare e studiare le esigenze del nostro territorio sia ecclesiale che sociale ha riguardato la “Serata Giovani”, che durante l’estate, ogni mercoledì sera, viene preparata dal settore giovani dell’associazione alla colonia “Il Fortino”, per dare occasione a due realtà differenti, come sono quella dei giovani e degli adulti, di dialogare e confrontarsi attraverso un role play (gioco di ruolo).
Per il momento storico in cui stiamo vivendo, dove giovani e adulti faticano a trovare punti di incontro, quest’esperienza è risultata molto positiva; sono stati trattati temi come: Chiesa, realtà giovanile, politica e territorio. Sono emerse riflessioni e discussioni molto importanti e d’aiuto per un futuro di collaborazione intergenerazionale. Questa esperienza è stata soddisfacente e molto apprezzata sia dagli adulti che dai giovani che hanno partecipato all’iniziativa.

Andrea Massa consigliere diocesano Giovani di AC

Nel fine settimana è stato importante riprendere e tradurre in concreto ciò che è stato vissuto e appreso nei giorni precedenti, riportando il tutto nella programmazione annuale e nel documento assembleare.
Con settembre riparte il lavoro nelle parrocchie e nelle realtà dove l’Azione Cattolica è presente e attiva, pronta a vivere con responsabilità il momento di rinnovo delle cariche associative.
L’esperienza del Campo scuola è sempre ricca di spunti e riflessioni utili per il lavoro quotidiano di operatori pastorali; in particolare è stata importante l’attività dei primi due giorni, perché la sfida delle unità pastorali dovrà passare necessariamente attraverso i conflitti che nasceranno nelle comunità, tra le persone, tra laici e sacerdoti.
Sarà un passaggio non facile né indolore, che ha bisogno dello sforzo di tutti; in particolare dovremo prima di tutto essere consapevoli di avere un obiettivo comune e, in secondo luogo, riconoscere le situazioni di conflitto per affrontarle e superarle. Sarà una sfida pastorale e sociale alla quale tutti dobbiamo essere preparati.

Marco Leorin