
In un incontro a Villafranca si è tracciata una mappa degli agriturismi presenti nel territorio e si è fatta una riflessione su questa tipologia di accoglienza
è stata presentata recentemente a Villafranca una mappa per evidenziare gli agriturismi e le aziende agricole del territorio, affiliati alla Confederazione italiana agricoltori (Cia). Tanti gli imprenditori del settore, fortunatamente in crescita, e le autorità presenti tra cui il sindaco Filippo Bellesi, Luca Simoncini vicepresidente Cia-Toscana Nord, Gianluca Barbieri, dirigente della Regione Toscana, Mario Guastalli ed altri personaggi importanti legati al turismo verde e rurale. Il filo conduttore dei vari interventi l’urgenza di lavorare in sinergia con proposte concrete e ad hoc per valorizzare un territorio, che merita di riconoscersi nelle attività tradizionali impegnandosi per un’economia nuova, moderna, efficiente; forte e durevole di cui siano protagoniste le nuove generazioni. “Il nostro turismo – ha detto Pierangelo Caponi, rappresentante dell’associazione Sigeric – è buono, giusto e conveniente. Dobbiamo essere attenti e al passo coi tempi perché, quello del turismo, è un mondo che viaggia velocissimo. Il momento attuale è positivo, non va sprecato”. A settembre, proprio per questi motivi, avrà inizio una Summer School rivolta a studenti ed operatori del settore con lezioni di marketing turistico con l’obiettivo primario di passare dal prodotto agricolo a quello turistico. Per il presidente Cia-Toscana Nord, Gianpiero Terragni, la vera, grande scommessa consiste nell’attrarre il turismo straniero e battersi per il biologico, radicato su sostenibilità e agricoltura responsabile. La chiosa dell’incontro è stata affidata a Marco Remaschi, assessore regionale toscano. “La Lunigiana è una terra con specificità proprie in cui urge fare rete per poter passare dalle parole ai fatti. Le persone che arrivano in questa vallata optano per un turismo strettamente legato al paesaggio, quindi ai prodotti tipici locali”. Agricoltura e turismo, dunque, un connubio vincente e, al tempo stesso, una garanzia di assaporare prodotti sani e genuini. Ben identificabili con i luoghi della Lungiana sicuri e di qualità.
Ivana Fornesi
Coldiretti: in Lunigiana un turista su quattro sceglie gli agriturismi

La certificazione di quanto il turismo rurale possa essere positivo per la Lunigiana lo dimostrano i dati forniti dalla Coldiretti di Massa Carrara. Dati che evidenziano come nel 2018 un turista su 4 che sceglie la Lunigiana dorme in un agriturismo. Si tratta di quasi 30mila turisti nel corso dell’anno passato che significa il 15% in più rispetto al 2017. Un contributo, quello del turismo rurale legato all’agricoltura e all’agroalimentare, che si è rilevato determinante per l’ottima stagione della Lunigiana (107mila presenze, + 18mila presenze in 18 anni) che ha fatto registrare più presenze (28%) e arrivi (27%). Oggi la Lunigiana determina il 10% i flussi turistici in Provincia. Nel 2017 il suo impatto era del 7,6%. “Il rapporto – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – delinea chiaramente la crescita graduale e matura della Lunigiana, in termini turistici, e della particolare categoria del turismo rurale che una delle sue principali offerte. Leggendo i dati spicca un altro elemento: la metà delle presenze in agriturismo è generata da turisti stranieri. è un dato significativo dell’appeal di questa tipologia di accoglienza nei confronti del mercato internazionale”. Dal 2010 ad oggi le strutture agrituristiche sono praticamente raddoppiante (da 45 a 94) raddoppiando così anche la proposta in termini di accoglienza, servizi ed attività collaterali. “Tutto questo – evidenzia la Ferrari – grazie alle imprese, agli investimenti e agli operatori e ad un territorio straordinario e allo stesso tempo difficile. Più strutture, più posti letto significa più occupazione e più opportunità per tutto il territorio. Chi sceglie la Lunigiana cerca una vacanza all’insegna dell’aria aperta, della tranquillità, dell’escursionismo e dell’enogastronomia. Cerca la Toscana rurale piena di storia e paesaggi”.