Giovedì scorso, 13 giugno, la scomparsa a 87 anni del cav. Marino Bertocchi si è diffusa immediatamente in tutto il territorio comunale e in quelli limitrofi, destando cordoglio e vicinanza ai famigliari. Troppo conosciuto perché non fosse così: nel pubblico e nel privato è stato uomo dai rapporti stretti e sinceri, che non ha mai mancato di far sentire la propria presenza attiva nei campi più diversi.
A Pontremoli ha legato il suo nome soprattutto all’impegno politico: esponente di spicco della Democrazia Cristiana, uomo pratico e determinato, venne eletto sindaco dal Consiglio Comunale nel 1980, a capo dell’Amministrazione Comunale che aveva riportato la DC alla guida del Comune dopo la breve pausa della giunta della sindaca Lea Lapi. Marino Bertocchi aveva già ricoperto la carica di assessore tra il 1975 e il 1978, maturando un’esperienza utile al nuovo incarico; quelli fino al 1985 si rivelarono anni intensi che valsero a Marino Bertocchi un consenso crescente tra la popolazione.
E accanto all’impegno da sindaco e a quello lavorativo nelle Ferrovie non mancò mai quello nel volontariato, in particolare nel Gruppo Donatori di Sangue “Fratres” del quale fu anche presidente. Proprio a quegli anni risale anche il gemellaggio con i donatori di Morières lès Avignon che Marino visse, appunto, da donatore e da primo cittadino di Pontremoli.
Con le elezioni del 1985 Marino Bertocchi avrebbe ambito alla conferma ma, nonostante fosse risultato il più votato, non venne riproposto per la massima carica istituzionale cittadina: erano quelli ancora gli anni dei sindaci eletti dai Consigli Comunali e non direttamente dai cittadini come avverrà a partire dal decennio successivo. Una scelta, quella sua mancata conferma a sindaco, che Marino non accettò e che lo portò ad uno strappo insanabile con il suo partito e con quella maggioranza politica e, negli anni immediatamente successivi, a garantire il proprio sostegno all’ on. Enrico Ferri.
Così, dopo le elezioni del 1990, Marino Bertocchi (ancora il più votato dopo Ferri) tornò a far parte della Giunta comunale con la carica di vicesindaco. Il resto è storia più recente: prima presidente di Azga Nord, poi ancora sindaco dal 2004 al 2006. Ma sarebbe riduttivo parlare di Marino Bertocchi “solo” per il suo impegno pubblico: uomo di parte, quanto schietto e disponibile a parlare con tutti, era capace di grandi slanci di generosità, sempre pronto a nuove sfide, grandi o piccole che fossero. Una per tutte: dedicarsi con impegno alla sua mai celata passione per il canto che espresse per un decennio nel coro “al Sass” di Pontremoli.
E poi come non ricordare le serate nella ben conosciuta cantina di Casa Corvi dove al suo vino, per il quale era giustamente noto, accompagnava i migliori piatti della tradizione locale da lui preparati in lunghi pomeriggi passati davanti ai testi. Alla moglie Vilma, ai figli Mario, Sara e Andrea e a tutti i famigliari, le condoglianze della redazione del Corriere Apuano.
(p. biss.)